Lettere al fronte

01-12-1916

01 Dicembre 1916

Mia adorata,

Quello che dicono i compagni corrisponde a realtà.
Davvero viviamo in condizioni disperate, avvolti dal freddo della notte più profonda e dal fragore delle armi tedesche, ma io non temo alcun male.

Mi aggrappo con ogni oncia di forza rimastami al ricordo diletto di te e della promessa che ti feci prima di partire.

Ti sposerò Eleonor.

Non dimentico mai che devo riportare questo corpo distrutto a casa da te, che oltre a questa pioggia e a questa polvere ci attendono centinaia di lieti giorni assieme.

Adesso inoltre posso dirti con fierezza che sono stato promosso al rango di Maggiore.
Non solo mi viene quindi garantito un reddito maggiore che mi fa sentire più idoneo alla tua mano, ma non sono più coinvolto direttamente nelle azioni miliari, dal momento che la mia presenza è necessaria nella sede di comando, qualche miglio oltre le nostre linee difensive.

Vedi mia cara? Non hai nulla di cui preoccuparti.

Cercherò di ottenere licenza per la fine del mese, in modo da poter festeggiare con te il Santo Natale.
In quell'occasione conto di chiedere a tuo padre la tua mano, così che sia chiaro a tutti coloro che ci conoscono che io sono tuo e che tu sei mia.

Spero che la guerra non abbia ancora raggiunto le belle campagne inglesi, che ricordo con nostalgia ogni giorno.
In caso contrario, resta al sicuro e serba nel cuore il ricordo di me, che immensamente ti amo.

Per sempre tuo

William