Chapter 13

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Nik ha smesso di piangere,e comincio a tranquillizzarmi anche io.
Nella testa mi chiedo come potesse essere suo padre,certo da quanto ho capito era un uomo premuroso e amava tanto il suo bambino,ma chissà fisicamente:
Forse aveva gli stessi occhi grandi di Nik,così grandi e sinceri.
Magari aveva un sorriso che accendeva la notte più buia,come suo figlio.O magari aveva la stessa sua risata,così forte e coinvolgente,che fa ridere anche te.
Non ho mai fatto domande sui suoi,è sempre stato un tipo riservato,e non ho mai capito il vero motivo,ma ora che ne sono a conoscenza,è tutto diverso.
«Qualcosa non va?» mi chiede Nik con gli occhi ancora rossi e la voce tremante.
Mi strappa dai miei pensieri,e senza quasi pensarci gli chiedo distrattamente «Mi chiedo come fosse tuo padre,ti somigliava?»
Sorride e scuotendo la testa risponde «Non ne ho idea».
Questo sì,che mi stupisce.
Mi perdo ancora in quei pensieri,è tutto così strano.
«Non mi hai mai parlato così apertamente,sai?» faccio io.
«Lo so.» annuisce lui.
Guarda lontano,al di là del lago,degli alberi, più lontano dello stesso cielo.
Sembra assorto da pensieri,dai suoi pensieri.
La luna che bacia i suoi lineamenti,le stelle che gli fanno brillare gli occhi,e la lieve brezza che gli scompiglia i capelli.Tutto in sincrono.Cosa posso volere di più dalla vita?
Questa situazione,questa sicurezza,devo dirlo a qualcuno.
«Mia madre ha tradito mio padre.L'ho scoperto io,quando avevo circa 10 anni.»
Nik sposta il suo sguardo nei miei occhi,che guardano il legno della banchina.
«Cosa?!»
«Non l'ho mai detto a nessuno,non potevo.Avrei sfasciato la famiglia,e non me lo sarei mai potuto perdonare,e mia madre mi ha sempre minacciata di non dirlo a nessuno o avrebbe fatto qualcosa di brutto,molto brutto.»
Nik è sorpreso,e spaesato,è perplesso quasi.
«Insomma,perché sono qui?Andiamo,come avrei potuto continuare a vivere con una donna che mi ha insegnato concetti morali alla quale non fregava un Cazzo?Come avrei potuto stare ancora con una donna che ha dato per scontato l'amore incondizionato del proprio marito?Lo stesso uomo,con cui ha condiviso tanto,e condivide ancora molto?E come poter vedere mio padre felice e fiero del suo matrimonio senza sapere la verità?
Sono scappata per questo.
Scappare,trovare qualcuno,e farmi una famiglia tutta mia...»
Sento le mie guance rosse e gli occhi pesanti,e le mani di Nik che mi prendono il viso,e i suoi occhi nei miei,poi piano sussurra «Vuoi dire che...Cioè mi stai dicendo questo per..» gli manca il fiato.
«Perché forse mi sbaglio,ma voglio che quella persona sia tu,sei sempre stato tu.»
Piccole gocce ricominciano a rigargli il volto,ormai a copia del mio.
Senza pensarci due volte,mi bacia,premendo forte.
Sento le sue labbra calde sulle mie.
Sulle mie labbra scandisce bene le parole e dice tutto d'un fiato «Sei sempre stata tu,l'ho sempre saputo»
Il cuore comincia a battere forte,e sento un strana sensazione.
Lo voglio.Lo voglio davvero.Ora.Qui.Adesso.
Non l'ho mai amato tanto,in vita mia.
Mentre piano mi toglie i vestiti,e io li tolgo a lui,sento il suo cuore.
Va veloce,quasi alla stessa frequenza del mio.
Ci viene così naturale,e lui è così dolce,riesce a tranquillizzarmi,quasi fosse l'unico a saperlo fare.
Sul mio ventre sento i suoi addominali,scolpiti dallo sport e dagli allenamenti.
Sulla schiena sento il fresco legno,della
Banchina,levigato e liscio.
I respiri si affannano sempre di più,e un secondo prima che lui scivoli in me,sussurra piano all'orecchio «Sei la prima.Non sai quanto io ti abbia aspettata.Ho sempre voluto,solo te.»

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