Non abbiamo chiuso l'acqua

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Mi sto rivestendo, o meglio, sto cercando di rivestirmi, Harry è dietro di me, ha rimesso i jeans e tiene la sua maglietta i mano e continua a baciarmi la spalla e il collo spostandomi i capelli.

Cerco di coordinare i movimenti e infilarmi i pantaloncini ma è fottutamente difficile e ogni volta che poco convinta, molto molto poco convinta, lo prego di smetterla lui mi fa un succhiotto.

"Harry..."

Appoggio la testa sulla sua spalla dietro di me mentre con le dita mi sfiora la pelle sotto l'ombelico. Lo sento sorridere tra i miei capelli.

"Che dici, doccia?"

Dopo tutto quello che abbiamo fatto, direi di si.

Entriamo in casa e ci infiliamo sotto la doccia, Harry nudo e bagnato è sempre una cosa spettacolare da guardare. Mentre prendo il bagnoschiuma vedo lui legarsi i capelli ancora asciutti.

"Che fai?"

"Vuoi che i tuoi trovino anche me con i capelli bagnati? Capirebbero subito che sono entrato in doccia con te" mi ruba il bagnoschiuma dalle mani e inizia ad insaponarmi.

Astuto.

È davvero figo, con i capelli legati, l'accenno di barba e le sue spalle larghe.

Cerco di non farmi distrarre troppo da tutta questa schiuma sul suo corpo e di fare in fretta, ma quando prendo il doccino per sciacquarci me lo toglie dalle mani e lo rimette a posto.

"Harry i miei saranno qui tr-"

Mi bacia e mi spinge contro le la parete della doccia.

"Giuro che ci metto pochissimo" mi solleva tenendomi dal sedere.

Mi aggrappo alle sue spalle allacciandogli le gambe intorno alla sua vita.

"Tieniti" mi sussurra, porta una mano in basso, fa scorrere la sua erezione tra le mie gambe, verso l'alto, si struscia sul mio clitoride appoggiando ogni tanto il piercing.

E io vedo le stelle cazzo.

"Cazzo, sei cosi bella" la sua voce è più roca e continua a muoversi contro di me.

Appoggio la testa sulla parete dietro di me, sono cosi eccitata che sento già le gambe tremare.

Si ferma e mi rimette in piedi.

"Dov'è la tua camera?" mi chiede riprendendo a baciarmi.

Io esco dalla doccia continuando a baciarlo, prende un asciugamano ma quando gli graffio il petto lo lascia cadere e mi fa indietreggiare fino alla mia stanza.

"Questa?" ansima sulle mie labbra.

"Mm si"

Mi fa sedere sul letto, ho i capelli gocciolanti, la pelle bagnata e non sento nemmeno l'acqua della doccia che è rimasta aperta.

"Stenditi"

Appoggio la testa sul materasso coperto solo da un lenzuolo leggero, Harry mi allarga le gambe, si inginocchia nel mezzo e inizia a baciarmi la pelle sopra il seno.

"Non ho voglia di aspettare domani, ti insegno un'altra cosa" mormora contro la mia pelle accaldata.

Lecca le goccioline rimaste sul mio seno, inarco la schiena quando prende in bocca un capezzolo e contemporaneamente porta a strusciare le nocche sul mio clitoride.

Mio Dio.

Allargo le gambe e assecondo il suo movimento.

Si sposta in basso leccando ogni centimetro della mia pelle. Stringo forte il lenzuolo sotto i miei capelli, mi scappa un gemito che non riesco a trattenere quando sostituisce le nocche con la lingua.

Sono lunghe leccate con la sua lingua bagnata, mi ritrovo troppo presto a tirargli i capelli e a contorcermi sotto di lui mentre mi tortura.

Inizia a battere velocemente sul  mio clitoride e con le mani mi accarezza il seno, ha la testa affondata tra le mie gambe, i capelli raccolti e la vista mi si annebbia quando con la sua voce roca dice

"Dì il mio nome"

"H-" escono solo gemiti.

"Andiamo piccola, dillo"

"H-Harry..."

"Mmh" succhia più forte e tiene ferme le mie gambe mentre l'orgasmo esplode e mi travolge.

Mi lecca finché non mi calmo, si stacca, e sale guardandomi.

"Sarai la mia rovina" mormora prima di baciarmi di nuovo.

Dopo dieci minuti siamo vestiti, l'acqua della doccia è stata chiusa e siamo in salotto.

"Grazie per il gelato"

Mi sorride da pervertito "Beh è stato un piacere"

Arrossisco spingendolo via quando la porta di casa si apre e ci ritroviamo davanti i miei genitori.

Quando vedono Harry si fermano stupiti, conoscono Harry avendo frequentato le stesse scuole e sanno che in questi anni sono uscita con lui e Niall, oltre la vacanza appena fatta, ma non è mai stato a casa mia. Siamo sempre stati o da Niall oppure fuori in qualche locale.

"Harry, che piacere vederti" esordisce mia mamma a cui sicuramente non sono scappate le mia guance arrossate.

"Signora Corwell, il piacere è tutto mio" sfodera il suo sorriso migliore e posso leggere negli occhi di mia madre che si è già innamorata.

Che imbarazzo, maledizione.

Mio padre lo saluta con una pacca sulla spalla e un cenno della testa "Harry".

"Allora, non sapevamo che Lizbeth avesse visite, che avete fatto di bello?" prosegue mia madre appoggiando la borsa all'ingresso.

"Oh ehmm.." inizio balbettando non sapendo come mentirle.

"Ho portato il gelato. Dovevo riportare un libro che Liz mi ha prestato in vacanza e ho pensato che un gelato sarebbe andato bene per ringraziarla" risponde lui semplicemente.

Ah Dio, grazie.

"Già" dico annuendo con un po' troppa foga.

"Oh ma che carino" mia madre sorride adorante "non devi andartene per forza, se vuoi restare un altro po' a noi sta bene"

Lui sembra pensarci un attimo ma io inizio a spingerlo dalla schiena verso la porta.

"No Harry deve alzarsi presto domani mattina, infatti stava andando, vero?"

"Si giusto. Buonanotte" risponde lui soffocando una risata.

"Ok, allora buonanotte Harry" risponde mia madre.

"Si buonanotte Harry" e mio padre dalla cucina.

Una volta soli, appena fuori dalla porta lo guardo alzando un sopracciglio.

"Un libro eh?"

Mi attira a lui prendendomi dalla vita e mi bacia a stampo.

"Tu balbettavi, qualcosa dovevo dire"

Lo spingo via arrossendo. "Sei un idiota"

"Si lo so, e tu arrossisci" mi bacia la fronte e scende i gradini

"Ah domani sera faccio una festa da me, i miei non ci sono per il week end, vieni?"

Le feste di Harry posso sopportarle.

"Certo"

"Buona notte Lizbeth" mi sorride di nuovo e si volta camminando verso la macchina.

"Buonanotte.. professore" mormoro piano trattenendo una risata.



Diana
Xxxxx


Who should I choose? ~Harry&Niall~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora