capitolo 13

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Il silenzio era calato tra di noi,
Non si sentiva volare nemmeno una mosca.
Mi guardari intorno e i miei occhi si spostarono sull orologio.
4:01 .... dovevo andare a danza, come ogni martedì,giovedi e venerdi dalle 4:30 alle 6:00.
"Harry" lo richiamai e lui girò di scatto la testa verso di me "devo andare"
Mi guardo confuso "cosa?! No devi restare qui a riposare." Quasi mi ordinò convinto.

"No harry devo andare, a danza"
"Te devi rip...aspetta Danza? Balli?!" Mi domando e io annuii in risposta.
"Oh emh... okay" disse "posso venire con te?" Aggiunse poco dopo e io annuii ancora.
Mi misi a cercare uno zainetto nero e ci infilai le mie ballerine con la punta, non potevono mancare anche perché le avevo tinte di nero... non so forse per renderle piu uniche.
Infilai il body anche esse nero, una bottiglietta d'acqua e lo richiusi andando davanti allo specchio del bagno dove mi feci una coda alta come ogni singola volta.

"Io sono pronta vieni?" Dissi a harry, lo vedi annuire mentre mi segui giù per le scale.

Ma prima gli passai un casco e ricevetti un acchiata confusa mentre lo prese tra le mani "per il motorino" aggiunsi mentre mi infilai il mio ma fui interrotta dalla voce del riccio" h-hai un motorino?!" Disse con una scintilla agli occhi ma io lo ignorai e annuii soltanto prendendo le chiavi uscendo e montando in sella... "sali dietro" dissi secca e senza giunge altro harry salì e mi mise le mani in vita per reggersi di piu quando partii.
Arrivai e scesi parcheggiando il motorino sotto lo sguardo attento di harry mi incamminai dentro l'edificio "vuoi venire o continuerai a stare lì impalato a fissarmi" chiesi esausta del suo sguardo che bruciava contro il mio corpo.
Si avvicino a me e finco a finco entrammo dentro l'edificio.
"Ciao" salutai tutti e mi voltai verso il riccio un secondo "vado a cambiarmi" gli dissi e senza aspettare una risposta entrai dentro lo spogliatoio, mi misi il body con le scarpette e uscii fuori dirigendomi verso harry...
Gli toccai una spalla e lui si girò di scatto sorridendomi.

"Poi stare là" gli indicai delle gratinate poco distanti da li dove avrebbe potuto assistere all'allenamento; lui annui ma poco dopo fece scorrere il suo sguardo, a partire dall'indice, su tutto il mio corpo e imbarazzata arrosii visibilmente "emh...poi smetterla?" Gli dissi siccome non accennava a staccare il contatto con il mio corpo;
Lui scosse la testa come per riprendersi da uno stato di trance e si avviò alle gratinate mentre io mi avviai verso le mie compagne e l'insegnante.


La ragazza amante dei libri (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora