E Cho? (Harry)

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Cho non mi dava più brividi, ormai. Quindi ho provato Draco. E... i brividi sono tornati. Con solo un bacio.
Pensavo non mi perdonasse... ma Hermione aveva detto giusto. Ma come fa lei a saperlo?
Siamo appena usciti dall'aula di Trasfigurazione, quando la vedo parlare con Calì.
«Hermione, posso parlarti?»
Lei annuisce.
«Dimmi tutto»
«Come sapevi...?»
Lei sorride.
«Ho pedinato Draco... o meglio vi ho pedinato...»
«Ad Hogsmeade?»
«Sì»
C'è un silenzio imbarazzante.
«De...vo andare»mormoro.
Lei sorride mentre esco a cercare Draco.
Non trovandolo, gli invio un biglietto.
"Stanza delle necessità, alle 19"
Dopo averlo piegato, sussurro 'Draco Lucius Malfoy', e lo guardo prendere il volo.
«Andiamo Harry! Abbiamo Piton, e tu sai quanto si arrabbia se arriviamo tardi!»urla Ron dal fondo del corridoio ormai pieno di studenti.
Passa tutto il giorno, facendomi salire lo stress.
Mi ritrovo alle 18:30 a confrontare i vestiti, o meglio dire la cravatta. Ne scelgo una rossa, che mi ha regalato Ron il Natale scorso.
Raggiungo la stanza delle Necessità di corsa, con il fiatone.
«Potter, volevi vedermi?»
La sua voce è semplicemente tutto.
Dolce, ma cattiva nel contempo.
«Vieni, andiamo nella Stanza»
Entrambi entriamo nella Stanza.
«Potter, prima che tu parli io... devo accettarlo. A te piace quella Corvonero, e chi sono io per mettere in dubbio l'amore?»
Io rimango senza parole: non è ciò che voglio dirgli.
«Farà male solo all'inizio, poi mi abituerò. Come ho fatto due anni fa, quando vedevo le ragazzine starti dietro. Dovrò abituarmici e...»
Non lo faccio finire di parlare, che lo prendo per i polsi e lo bacio, sbattendolo al muro.
«Zitto Draco»
Sento che i brividi corrono lungo il suo corpo.
«Ripetilo ancora»
«Cosa?»
«Il mio nome. Nessuno lo dice più. Ripetilo ancora»
«Draco»
Non credevo che bastasse così poco... ma, evidentemente, è così.
«Potter, sei la prima persona che ci riesce. Bravo»
Lo guardo interrogativo, e lo vedo rosso in viso, che scocca qualche occhiata ai suoi pantaloni.
Guardo anche io e-sorpresa-c'è una protuberanza.
Ho deciso, voglio farlo soffrire un poco.
Porto il mio braccio intorno al suo fianco, e faccio strusciare le nostre intimità.
«Calma, Potter, non montarti la testa ora! So di essere bello...» mormora al mio orecchio, con un tono provocante «ma devi calmarti»
Mi avvento sulle sue labbra famelicamente, immobilizzandolo ancora al muro.
«Draco, giuro che se non la smetti potresti trovarti legato a quel letto lì»
Lui ghigna.
«Quello legato, qui, sarai tu»
Sorrido anche io.
Lui inizia a sfilarmi la cravatta, piano, e mi lega all'inferriata del letto.
Si avvicina al mio orecchio, e mi morde il lobo.
«Cosa ti dicevo, Sfregiato?»
Il cuore mi perde un battito, mentre lui slaccia la camicia e inizia a baciarmi il torace ed il collo.
Anche lui so toglie la camicia.
«D...Draco?»
Mi dimentico di respirare, da quanto è bello.
«Sei così... così... così...»
Lui mi zittisce con le sue labbra, ed inizia a giocare con l'elastico di mutande e pantaloni.
Ora sono io quello messo 'in difficoltà'.
«Muoviti Malfoy»lo ammonisco.
Lui ghigna, ma riduce la velocità.
«Sei un bastardo»
Dopo che ho detto questo, lui mi sfila lentamente i pantaloni.
«Probabile» dice ghignando.

Tormenti||Drarry (Wattys 2016) [Italy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora