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La giornata iniziava sempre al solito modo, la sveglia puntata alle 6:30, troppo presto a mio parere, ma dovevo alzarmi, l'autobus che mi avrebbe portato a scuola sarebbe passato non molto dopo le 7:00.
Le coperte erano ancora calde e sapevo che fuori dal letto mi avrebbe aspettato il solito freddo, quello che provavo ogni mattino.
In pochi secondi provai ad immaginare come sarebbe stato quel lunedì, che iniziava subito con una lezione di educazione fisica.
Odiavo fare movimento nelle prime ora del mattino, mi stancavo facilmente e saltavo la maggior parte degli esercizi, che i miei compagni svolgevano invece come se nulla fosse.
Quel giorno avrei avuto anche una verifica, ma questa volta non mi sentivo per nulla pronto.
Mentre ripassavo la lezione nella mente, un voce dal piano inferiore mi ruppe i pensieri:
"Matteo!! Alzati o perderai il pullman!".
Era la voce di mia madre che si era alzata prima di me per prepare la colazione.
Capii allora che era ora di alzarsi e con fatica scesi le scale, arrivando in cucina dove mia madre mi aspettava con una tazza di thè in mano.
La sautai, andai a mettere le scarpe senza fare colazione e uscii di corsa senza salutare.

Questione Di SguardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora