Cat 4

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《Visto che sono in auto con uno sconosciuto, potresti almeno dirmi come ti chiami?》esordisco.
《Trevor, e tu?》
《Catherina, per gli amici Cat.》
《Quindi Cat posso considerarmi tuo amico?》fa con il sorriso più arrogante che abbia mai visto. Devo ammettere che è un bel ragazzo. Gli rispondo:《Ho detto amici, no "uno sconosciuto che mi viene addosso con l'auto"》.
《Ok, Cat.》risponde come se non mi avesse ascoltato.
Il viaggio per arrivare in ospedale sembra durare un'eternità e intanto chiamo mia madre e le dico, mentendo, che ho trovato una brava persona disposta ad accompagnarmi e che non deve preoccuparsi. Lui ride mentre parlo al telefono, e devo dire che viene da ridere anche a me poichè l' aggettivo "brava persona" non gli si addice proprio.
Per il resto del viaggio stiamo in silenzio e quando arriviamo nel parcheggio dell'ospedale tiro un respiro di sollievo.
Mi ricredo appena vedo tutta la gente che apetta in sala d'attesa. Oh no...Ci mettiamo seduti e per spezzare il ghiaccio e non restare come mummie per il resto della giornata gli chiedo:《 Quanti anni hai?》. Una domanda più stupida non la potevo trovare...è scontato che abbia più di 18 anni se guida.
《Perchè me lo chiedi se non ti interessa?》.
La sua risposta mi spiazza, ma ribatto:《Non è vero, ti sbagli.》
《No, io non mi sbaglio mai. Comunque 18 e credo che tu ne abbia o 15 o 16.》
《Ne ho 16. Da cosa l'hai capito?》
《Te l'ho detto che so tutto, e poi sei la tipica ragazza di 16 anni distratta.》
Faccio per ribattere ma il dottore ci chiama.

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