CAPITOLO 14

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<< Hey come stai? Stupendo ti stai riprendendo. Riesci a sentirmi? >>

Di chi era questa voce?
Non riuscivo ad aprire gli occhi e non riuscivo a muovermi.
Sono morto? È la voce di un angelo? A un certo punto sentii una cosa bagnata sul mio viso. E finalmente riuscii ad aprire gli occhi.
Ero confuso e spaventato non capivo dove mi trovavo.

<< riesci a sentirmi? >>

Un angelo?! Una giovane e bella donna, capelli biondi e occhi verdi!
Tentai di alzarmi e lei mi fermò.

<< no, no fermo! Sei ancora troppo debole per muoverti avventuriero! >>

<< chi sei? Sei un angelo? Sono morto? >>

Lei mi sorrise aveva un bellissimo sorriso e disse << grazie per avermi detto che sono un angelo ma no non lo sono e tu, se non arrivavo in tempo di certo lo eri di sicuro. >>

<< dove mi trovo? Tu chi sei? >>

<< mi chiamo Gaia, e ti trovi a casa mia e qual'è il tuo nome avventuriero? Qual'è la tua storia? >>

<< Maximilian! E storia? Sono stato buttato giù dalla nave dal capitano. Storia deprimente eh? Comunque intendevo dove mi trovo? Che stato? >>

<< sei in Italia e tranquillo qui sarai al sicuro. >> mi guardò con aria triste prese fiato e disse << si è una storia triste ma cosa hai combinato per farti buttare da una nave? >>

<< Italia? Ma capisci molto bene la mia lingua? E scusami ma non me la sento di parlarne di cosa è successo. >>

<< ho studiato per quello conosco la tua lingua. E no perdonami tu, sono stata troppo invasiva. Ho chiesto solo per conoscerti. >>

Presi fiato e dissi..
<< mi ero innamorato di sua figlia >>

<< come? >> con aria sbalordita.

<< la devo andare a prendere. >>Facendo cenno ancora di alzarmi lei mi bloccò nuovamente.

<< eh no eroe fermo lì. Sei troppo debole quando ti ho trovato eri disidratato e con ustioni causate dal sole quindi sta buono per cortesia ok? >>

<< dove mi hai trovato? >>

<< in spiaggia ero andata per rilassarmi un po e ti ho visto sulla riva. Hai fame Maximilian? >>

<< si >>

<< posso offrirti solo un uovo. >>

Guardandomi intorno capii che la ragazza era povera la casa cadeva letteralmente a pezzi. Magari appena mi riprendo come segno di gratitudine le riparo la casa è il minimo che posso fare.

<< e tu? >>

<< io cosa? >>

<< mangi con me? >>

Con aria triste la ragazza mi disse << no la mia gallina ha fatto solo un uovo ma non preoccuparti per me ti prego, tu hai bisogno di mangiare non io. >>

<< ti ringrazio infinitamente Gaia. Sei gentilissima. >> Lei mi sorrise e mi portò il piatto con l'uovo preparato da lei. E mi imboccò.

<< sei sposata? >>

<< no. >>

<< cosa fai per vivere? >>

<< vendo prodotti al mercato >>

<< ti prometto che appena mi riprenderò farò il possibile per aiutarti. >>

<< grazie. >>

Se non è andato perso e se non si è rotto potrei dare alla ragazza il mio orologio d'oro tascabile potrebbe ricavare qualcosa.
<< senti Gaia nei miei pantaloni dovrebbe esserci un orologio tascabile è d'oro vendilo pure. >>

<< non posso. >>

<< tranquilla e tieniti tutto il ricavato prendilo come gesto per sdebitarmi. >>

<< Grazie Maximilian. >> frugò tra le mie tasche e oltre l'orologio prese anche il fazzoletto di Isabel.

<< mi dai quel fazzoletto perfavore? >> e lei me lo diede.

<< è di lei? >>

<< si >>

Lei guardò l'orologio e mi ringraziò ancora e mi disse << visto che stai meglio ora andrei a dormire e chiamami se hai bisogno. >> la vidi salire sembrava in una soffitta.

<< Grazie e buona notte Gaia. >>
Chiusi gli occhi ma nella mente mi apparvero i volti di quelle vipere del capitano e di Jessica sicuramente lei ha parlato con lui. E poi vidi il volto del mio amico Philippe. Perdonami amico perdonami. Penso che devo andare in Francia per avvertire la moglie. E come ultimo viso mi apparve lei la mia Isabel anche tu amore mio perdonami non volevo abbandonarti...
Credo che non sarà una nottata facile per dormire.

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