Hi Little Emo

Parte 5

-Le lacrime scendevano dal mio viso senza sosta, non riuscivo a smettere di fissare lo schermo del telefono. Era una foto, una foto che racchiudeva troppo per me, per il mio cuore.
Le mie gambe erano piene di lividi piene di cicatrici. Tutte procurate da lui, faceva di me ciò che voleva, faceva tutto ciò che gli passava per la testa senza curarsi dei miei sentimenti.
Flashback:
"Mikey se fai il bravo papà ti fa un regalo. Su vieni qua. Le tue labbra sono belle. Non avere paura, ti voglio bene"
Mi avvicinai con cautela, gattonando sul pavimento freddo, con le ginocchia piene di lividi che premevano per terra facendomi soffrire ancora di più , le gambe insanguinate e le braccia dolenti per via delle corde usate poco fa.
"Perché allora mi hai ferito? Perc-" Un altro colpo secco nello stomaco, mi accasciai per terra lasciando andare le lacrime
"Non devi assolutamente mai contraddirmi, non mi piace come rispondi Michael. E lo sai cosa succede quando fai il bimbo cattivo?" Sapevo benissimo la risposta, ma non annuii semplice decisi di scuotere la testa in una risposta negativa. Mi trascinò fino al bagno facendomi sbattere ovunque, chiuse la porta a chiave e tirò uno scatolone contro il vetro dello specchio. Lo fissavo con la paura negli occhi mente si girava verso di me con uno di quei pezzi fra le mani. "Se Karen ti chiederà chi ha rotto lo specchio dirai che sei stato tu, da ubriaco. Chiaro?" Annuii. Si avvicinò a me e prese il mio braccio destro trascinandoci il vetro tagliente sopra. Trattenni le urla.
Dopo mi arrivò uno schiaffo.
Poi un altro.
Ed un altro.
Poi il buio.
Le luci bianche e blu.
Delle sirene.
Delle voci.
Le lenzuola bianche.
L'odore nauseabondo degli ospedali.
L'ago pungente nel mio braccio.
-
Quei ricordi mi facevano male, davvero troppo, l'unica persona che avevo era Johnnie. L'unica persona che ancora voglio è Johnnie.

A.a.
Cortissimo lo so, ma essenziale.
Votateeeee ve se ama