13.13

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13.13

Il problema del restare sola? É che ora devo prendermi cura anche di quel deficente di Christian.

Anche se lo amo e ora so che mi ricambia,mi da comunque sui nervi per colpa del suo atteggiamento.

Sembra una donna con il ciclo,ha continuamente sbalzi di umore. A volte urla, a volte sorride, a volte mi si avvicina e mi abbraccia e ci sono state volte in cui era anche sul punto di baciarmi ma io l'ho fermato in tempo.

Lo aspetterò si ma nel frattempo non voglio stare dietro ai suoi sbalzi d'umore e far influenzare i miei sentimenti. Non voglio che giochi con i miei sentimenti quindi lo lascio perdere e continuo a trattarlo come sempre.

-Saraaaa!!- ecco la donna incinta. Cosa vuole ora? É gia una settimana da quando mio fratello è partito e mi ha chiesto di prendermi cura di Christian ma a volte é impossibile stargli dietro.

-dimmi deficente!- dico non appena sono davanti a lui . É seduto sul letto sotto le coperte mentre guarda un film in tv e mangia un pacchetto di patatine.

-mi dai un bacino sulla guancia? - lo guardo con un sopracciglio alzato mentre lui  mi guarda serio.

-ti è salita la febbre per caso?- dico seria toccandogli la fronte.

-no non scotti. Allora sarà il ciclo che ti sta per venire é sicuro!- dico ridendo per poi allontanarmi ma la sua mano mi blocca e senza neanche rendermene conto mi tira su di lui. 

Sono sopra di lui e rimaniamo a fissarci negli occhi. Christian alza una mano e comincia ad accarezzarmi una guancia continuando a mantenere il contatto dei nostri sguardi e dei brividi mi investono completamente per tutto il corpo.

NO! Mi scosto velocemente da lui e mi alzo senza dargli neanche il tempo di riprendermi. 

-Christian i-io vado a preparare il pranzo...- dico girandomi mentre gli occhi cominciano a pizzicarmi.

-Sara.. Ti amo!- sgrano gli occhi e mi giro verso di lui guardandolo negli occhi mentre lui mi sorride. Un sorriso cosi dolce e sincero che mi fa esplodere a piangere subito.

-Sara ti prego io...io ho capito che non ce la faccio a starti lontano. Devo dirti la verità e ..e voglio provarci.- lo guardo stranita,sorpresa e felice.

-si voglio provare a creare un Noi!- lo guardo negli occhi e quello che vedo è solo pura sincerità.

-i-io...- non riesco proprio a parlare, ho un blocco alla gola e mi manca l'aria. Finalmente Christian si fida di me e mi parlerà.

-Shh...non preoccuparti parlo io.- dice sorridendo e mettendomi un dito sulle labbra per farmi tacere.

-Mio padre gioca a poker e si droga! Ogni giorno picchia me,mia madre e mio fratello. Non sono mai riuscito a ucciderlo perché é troppo forte. Ecco perché ho cominciato con la box... Solo da qualche anno ho cominciato ad affrontarlo. La settimana scorsa sono riuscito a fargli una ferita con il coltello mentre picchiava mia madre e nel frattempo mio fratello aveva chiamato la polizia. Ma quando era arrivata la polizia, lui  era gia scappato e cosi i poliziotti hanno deciso di lasciare mia madre e mio fratello li a casa nostra con due poliziotti mentre a me hanno detto di cercare un posto sicuro fino a quando non l'avrebbero acchiappato. Ma scappare senza dirti che ti amavo,senza dirti che l'unica cosa di cui ho bisogno nella mia vita sei tu...io non potevo lasciarti senza prima dirti tutto questo...- lo guardo mentre delle lacrime rigano il suo viso e subito scoppio a piangere e mi butto sul suo petto accarezzandolo mentre Christian mi abbraccia e mi accarezza i capelli dolcemente.

Sotto la stessa luna...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora