«TU?!» urlo insieme allo sconosciuto.L'essere che avevo davanti era niente meno che lo sconosciuto che avevo incontrato ben due volte.
«Ma è possibile che ti ritrova sempre in mezzo ai piedi?»
alzo gli occhi al cielo.
Lui si limita a lanciarmi uno sguardo degno di faccina whatsapp, quella con l'occhiataccia.
«Hei, da quando vi conoscete? Grazie per non avermi detto nulla» Sbotta Molly, facendo l'offesa e incrociando le braccia.
«Ma no, che dovevo dirti! L'ho solo incontrato in biblioteca»
»E non dimenticare la volta che mi sei venuta sopra» dice lui, facendo un'occhiolino.Inizio a non sopportarlo.
Quella sua aria beffarda.. Quante vorrei prenderlo a ceffoni!«Visto che già vi conoscete possiamo saltare le present..»
«Si ma io non so il suo nome» fa lo 'sconosciuto'.«Allison» e le porgo una mano.
«E io sono Dylan» dice rifiutando la mano, con un sorriso sghembo.
Che odio!!
Derek con un sorriso dolce dice
«Bene, perché non ci sediamo di la?» indicando delle poltroncine rosse, all'angolo della sala.***
Tutto intorno a noi è un via vai di persone. Ballano, bevono, fumano e cantano. Alcuni hanno anche tolto i vestiti e si sono buttati in acqua. Solo al pensiero, rabbrividisco.
Tutto a un tratto sento un liquido scorrermi all'altezza del ginocchio.
«Scusa, non volevo» «O forse si» mi sembra di sentire, ma non ne sono sicura.Possibile che capitino tutte a me? Infastidita faccio una smorfia e dico «Tranquilla, non fa nulla» e sorrido a malavoglia.
L'essere che ho di fronte a me è la tipica ragazza bionda ossigenata. Porta dei vestiti che non so si possano definire vestiti. Sono più pezzi di stoffa. I tacchi solo a vederli mi fanno venire le vertigini. Il trucco è esagerato, e le extension si notano tantissimo.«Oh, scusami se non mi sono presentata: io sono Jesphica. Tu saresti...Allison, giusto?»
«Giusto» Dico, cercando di troncare la conversazione per andarmene da Molly, già seduta sulle poltroncine insieme a Derek e alcune ragazze.«Ah, tengo a precisare che sono la ragazza di Dylan»
"Non te l'ha chiesto nessuno"mi viene da dire, ma sto zitta. Meglio fare bella faccia a cattivo gioco.
«Capisco. Comunque io vado di là, sai ci sono i miei compagni. Ci sentiamo» dico invece, con un sorriso falsissimo.
«Sisi, vai vai» dice.***
La festa è una noia mortale. Tutti sembrano divertirsi, tranne me; Molly conversa allegramente con Derek, e tutte le ragazze e i ragazzi che noto, si dimenano a ritmo di musica.
Noto, addiritura che pure Jesphica e Dylan sono abbastanza divertiti: lei è seduta a cavalcioni sulle sue gambe ed è intenzionata a pulirgli le tonsille. Che schifo!
Ad un tratto sento qualcuno che mi tocca la spalla: Matt.
«Hei bellezza, ti andrebbe di ballare?»
Perchè no? «Certo» rispondo con un sorriso.Lui mi prende per mano fino alla pista. Siamo appena arrivati, ed ecco che parte una canzone lenta. Non perde tempo e mi cinge i fianchi con le sue mani possenti. Pensavo sarebbe stato speciale, incece niente di niente. Non ho sentito nulla.
Improvvisamente sento le sue mani scendere, finché non arriva al fondoschiena. Cazzo, no eh! Subito mi stacco, e lui mi guarda con uno sguardo confuso.
«Ma che ti prende?»
«Mi stavi palpando il sedere, sai»
«E quindi? Sei una bambina, cazzo! Un ragazzo ti da attenzioni che non hai mai ricevuto, la quale sfigata che ti ritrovi, e cosa fai? Ti ritiri?»
Ride maleficamente.«Sai che ti dico Matt? Fai schifo!"» Dopo di che, esco fuori. Ho bisogno di aria. Prendo dalla borsa sigarette ed accendino e ne accendo una.
Sento i miei occhi farsi umidi, e una lacrima scendere.Forse ha ragione Matt. È vero, alle superiori ero una sfigata. L'unica amica che avevo era Molly, e passavo quasi tutto il tempo con lei. I ragazzi mi prendevano in giro per l'apparecchio, tolto quest'estate.
«Non c'è bisogno di piangere, piccola"» mi giro spaventata e mi ritrovo Dyaln che mi guarda preoccupato.
E io che pensavo fosse chi so chi! Gli lancio uno sguardo da 'nonmifregaciochepensitu' e mi rigiro, continuando a fumare.«Non ti deve importare se piango o no, torna dentro.» Ribatto.
Forse sono stata un pochino stronza, ma va bene cosí.
Ride, ma non è una risata divertita. «Cazzo allora hanno proprio ragione! Io che cerco di consolarti e tu che mi rispondi male? Che faccia tosta!»
«Non voglio che tu mi consola»Vedo che mi sta guardando le labbra..Dio mio quant'è bello. I suoi capelli sono tenuti su da un po' di gel, che gli danno un aria da perfettino. Ha un jeans con le tasche e una camicia bianca con un papillon. E le labbra, cazzo! Le labbra.
Alza gli occhi dalle mie labbra, e prendendomi le guance sussurra: «Al diavolo»
Dopodichè mi bacia con foga. All'inizio è un bacio lento, a stampo, poi si fa più voglioso. Con la lingua chiede accesso alla mia bocca, che concedo. Non so che mi prende, ma ho bisogno delle sue labbra come lui delle mie. Sento mille farfalle nello stomaco.
Dato che io sono seduta sul muretto e lui è in mezzo alle mie gambe, le allaccio alla sua vita, e prendendomi dal sedere mi appoggia al muretto vicino all'ingresso.
«Sei bellissima» mi dice con le labbra ancora attaccate alla mie. Ho un sussulto, e rendendomi conto di quello che sto facendo, mi stacco immediatamente da lui.
«Ma chi cazzo ti credi di essere per avermi rubato il primo bacio? Eh? Non ti conosco nemmeno da un giorno e già ti attacchi come un mollusco? Renditi ben conto che non sono una delle troiette di turno! Hai condiviso la saliva con quella bionda ossigenata di Jesphica e poi con me? Mi fai davvero schifo» Urlo arrabbiata, e dopodiché gli sputo nelle scarpe.
Sono così arrabbiata, e..eccitata! Sento un "fottiti" in lontananza, ma non rispondo perchè mi sono già fiondata dentro. Cerco Molly con lo sguardo e la vedo mentre si struscia su Derek. Decido di lasciarli stare e vado un attimo in bagno.
Non voglio più sentire nulla, basta feste.
#SPAZIOAUTRICE
Cazzo cazzo cazzo! Mi scuso infintamente per non aver postato prima, ma tra la scuola, e gli amici non sono riuscita. Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo, più lunghetto degli altri.
Mh, che ne pensate? Meglio Matt o Dylan?
Commentate e votatee!❤️b
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My Happy Ending
Romance"«Torna dalla tua troietta, ormai ora è ai tuoi piedi. Ma ti avverto. Io e te non siamo niente, e non provarti a baciar..» Le sue labbra si posano sulle mie. Un semplice bacio a stampo, e miliardi di brividi mi atraversano il corpo. «Non puoi vietar...