▪️Capitolo III

23.1K 1.1K 713
                                    

Quando non penso mi osservo sempre attorno, cercando di cogliere dei particolari in ogni singola cosa. L'idea di riuscire a vedere elementi che le altre persone non notano mi entusiasma a tal punto da farmi rimanere, in questo momento, con il viso appiccicato al finestrino.

 L'idea di riuscire a vedere elementi che le altre persone non notano mi entusiasma a tal punto da farmi rimanere, in questo momento, con il viso appiccicato al finestrino

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Gli alberi si sono diradati e la neve è visibile solo qua e là. Con le ginocchia appoggiate alla portiera e la guancia accostata al freddo vetro, sospiro. Quest'atmosfera di malinconia mi devasta. Non mi lascia trarre un respiro pulito, che sia immacolato e che non includa anche un piccolo singhiozzo.

È incredibile come una notte cambi per sempre la tua vita, e quella delle persone a cui tieni di più.

È incredibile come per quanto un individuo si possa preparare mentalmente al domani, non sarà mai pronto ad affrontarlo. Mi chiedo se oggi io sia solo l'ombra di ieri e se via via questa flebile materia scura, che non è altro che la mia sagoma vuota e piena allo stesso tempo, si ridurrà, fino a scomparire.

Stringo il tessuto del cardigan di Astrid tra le dita, mentre una strana sensazione si fa largo in me. Mi sembra di essere in uno di quei film fantasy in cui la protagonista è solo all'inizio delle sua epopea di sofferenze, straordinariamente contornata da incontri inquietanti e scoperte mozzafiato.

Le malattie nel corso della storia hanno decimato la popolazione a livelli spaventosi, riducendo poi i superstiti in stati terribili. Ma è l'uomo e solo l'uomo il vero distruttore di se stesso, il vero killer, il vero abominio. Ed io mi domando, cosa succede se qualcosa di orribile e malvagio scatta nella mente di qualcuno in grado di attuare ciò che desidera?

Distruzione. Sofferenza. Oblio.

Ma il vero interrogativo è: cos'ha in mente Ecs? Chi vuole attaccare? A cosa gli servo?

Ma porsi mille domande non riporterà i miei amici indietro, oh no. Se solo potessi entrare dentro Drowl per scoprire se di loro rimangono dei cadaveri spenti o se sono ancora in vita lo farei, seduta stante.

Mi addormento, mentre i due ragazzoni continuano a battibeccare velenosamente, con una morsa al petto straziante per poi risvegliarmi in preda all'ansia. Il cielo si è scurito ed il paesaggio è meno desolato di poco prima, oltre ad essere oltremodo ricco di neve. Tutto quel bianco è davvero in contrasto con il buio in cui sto sprofondando. La strada che stiamo percorrendo è abbastanza tortuosa e sembra attorcigliarsi attorno ad una porzione di territorio montuoso.

«Bentornata, Sage» sento mormorare al mio fianco. Volto il capo di poco per far sì che la figura concentrata di Sean entri nel mio campo visivo

«Ho dormito molto?» domando, inumidendomi poi le labbra secche.

«Abbastanza. La maggior parte del tempo avevi pure la bocca aperta.» Storce il naso, alzando un attimo lo sguardo verso lo specchietto. «Comunque non manca ancora molto, il grosso del tragitto l'abbiamo già superato.»

The Mirror of ShadowsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora