Premette il tasto, attendendo la conseguenza della sua azione.
Lo schermo divenne interamente bianco, ma non accadde assolutamente nulla.<<Che palle!...probabilmente era solo un bug...>> sbuffai leggermente deluso, gettandomi pesantemente contro lo schienale della sedia su cui ero seduto.
Giovanni non rispose, continuando ad osservare il monitor. I suoi occhi erano fissi sul centro della schermo, mentre il suo viso era illuminato dalla intensa luce bianca. Attesi che dicesse qualcosa, magari una battuta, ma non proferì parola.
Scrollai le spalle, confuso dal suo comportamento.
<<Dai forza Giova, spegni la PlayStation e terminiamo il video.>> continuai senza pensarci troppo e alzandomi in piedi, pronto a riinserire il disco nella sua custodia.
Lui continuava a non parlare e fissava lo schermo bianco, con la bocca leggermente spalancata.
<<Ci sei rimasto seriamente così male?...>> domandai ridendo, voltandomi verso il mio amico.
Mentre dicevo questa frase gli tirai una pacca sulla spalla, scherzosamente.
Mi feci malissimo.
Era stato come tirare un pugno ad una pietra, sembrava solidificato.
Poggiai una mano sulla sua spalla, provando a far girare la sedia su cui era seduto e voltarlo verso di me.
Era inutile, perfino la seggiola sembrava diventata di roccia.
Iniziai a preoccuparmi seriamente.<<Giovanni, si può sapere cosa cazzo ti prende? Non fare il cretino!>> esclamai alterato, non ricevendo comunque nessuna risposta.
Continuava a restare immobile, con gli occhi spalancati.
Improvvisamente sentii uno strano rumore provenire dal Joystick, un suono acuto e fastidio. Cosa diamine stava succedendo?
Cercai di scuotere il ragazzo, ma non dava segni di vita.
Il Joypad inizio ad emanare una strana luce e non sapendo che fare cercai di toglierlo dalle mani di Giovanni. Allungai la mano per afferrarlo ma, appena lo sfiorai, non vidi più nulla. La mia stanza venne inghiottita dal buio. Mi guardai attorno confuso, cercando di capire a cosa fosse dovuto quel black out. Quando mi accorsi di avere ancora la mia mano a contatto con il Joystick, provai a ritrarla, invano. Era come se fossi diventato tutt'uno con l'oggetto.
Tirai, puntai i piedi, strattonai il mio arto...ma era tutto inutile. Giovanni era pietrificato con il joypad in mano ed era come se io fossi rimasto attaccato a lui.Mentre cercavo una soluzione a quella situazione, mi sentii improvvisamente più debole e stanco.
Mi portai una mano sulla fronte, lasciandomi poi ricadere pesantemente sulla sedia accanto al mio amico.Un forte mal di testa offusco la mia vista, costringendomi a stringere le palpebre per il dolore.
Non capivo più nulla, ero così confuso...
Improvvisamente il mio corpo smise di rispondere ai miei comandi, come se la mia anima l'avesse abbandonato.
Mi resi conto di essermi paralizzato anch'io, proprio come Giovanni.
Prima che potessi provare a fare qualsiasi cosa, una luce bianca sovrastò il buio.Per alcuni secondi caddi in un sonno profondo.
...
Un'altra luce riempì il vuoto.
Strizzai gli occhi, accecato dall'eccessiva luminosità, e provai ad aprirli.
Vedevo tutto sfocato ma subito mi accorsi che non ero più nella mia camera e che ero sdraiato a terra.
Sentii una voce chiamarmi e qualcosa scuotermi, ma non abbastanza da svegliarmi del tutto.
Dopo aver aperto e chiuso le palpebre più e più volte, riuscii finalmente a identificare meglio ciò che vedevo. Riconobbi subito Giovanni che stava cercando di farmi rinvenire, chiamandomi e strattonandomi.
Non capivo bene cosa stesse accadendo.
Quando finalmente riuscii a svegliarmi del tutto, il mio amico mi aiutò ad alzarmi.<<Mi stavi facendo preoccupare, era come se avessi lo sguardo fisso nel vuoto. Si può sapere cosa ti era preso?>> chiese confuso, passandosi una mano sul volto.
<<Sguardo nel vuoto? Fino a due minuti fa eravamo nella mia stanza ed eri tu quello che aveva gli occhi spalancati e fissava lo schermo bianco del televisore...>> risposi incredulo, massaggiandomi le tempie per il leggero mal di testa che piano piano diminuiva.
<<Che strano...>> sussurrò Giova, grattandosi il capo.
Mi guardai attorno, corrugando la fronte
<<Ma dove cavolo siamo?>> mi rivolsi al mio amico, sperando che almeno lui avesse capito qualcosa di questa situazione.
Il ragazzo scrollo il capo, confuso quanto me.
<<Ottima domanda...>> rispose.
Iniziò anche lui ad osservare il luogo, cercando qualcosa che potesse essergli familiare.
<<...eppure mi sembra come di essere già stato qui...>> continuò, pensieroso.
Improvvisamente dei flashback molto casuali si riprodussero nella mia mente, ricordandomi cosa fosse successo poco fa in casa mia.
Spalancai gli occhi, cominciando ad osservare tutto ciò che mi circondava con incredulità e immensa sorpresa.
Tutti quei palazzi abbandonati e distrutti, la strada, le auto sparse intorno a noi...finalmente tutto ebbe un senso, per quanto fosse ancora impossibile crederci.Giovanni mi osservava ansioso, attendendo spiegazioni. Probabilmente aveva intuito che io avessi risconosciuto quel posto.
<<Cazzarola! Credo di aver capito dove siamo! Non vorrei sbagliarmi, ma questa è una mappa di CoD!>> affermai battendomi una mano contro la fronte, scambiandomi uno sguardo spaesato con il ragazzo a pochi centimetri da me.
<<No, è impossibile!>> esclamò lui, scrollando il capo <<Vorresti dire che...>>
<<...siamo finiti nel gioco!>> gridai, terminando la sua frase.
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•La Prima Dimensione Di Gioco• ~INoob~ (IN REVISIONE)
FanfictionCosa accadrebbe se per errore si finisse in un videogame?... La storia parla degli INoob (Camper e Spawn), due youtuber che hanno creato il loro canale partendo da un gioco molto famoso...Call of Duty!