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-Alec?
-...
-Sono Jace... Posso entrare?
-...
-Io entro!
Jace varcò la soglia della stanza di Alec. Il ragazzo era sul letto che fissava il soffitto.
-Ehi, come stai?
-Secondo te, Jace?
-Ok... siamo scontrosetti eh...
-Già.
-Già... Senti, ti va di venirti ad allenarti con me un po'? È da tanto che non lo facciamo!
-Vacci con la rossa!
-Come scusa?
-Niente, niente...
-Ok, allora io me ne vado, ciao...
-Ciao.

-Izzy, cosa ha Alec?
-Ah, non lo so Jace, è da ieri sera che è così...
-Sai con chi è stato in questi giorni?
-Penso Magnus Bane, perchè?
-Cosa ha fatto con questo tipo Alec?
-Io...
-Come sospettavo...
-Non ti da fastidio, Jace? Nel senso, non ti da fastidio che sia, beh ecco...
-Gay? No, assolutamente. Il mio unico e vero amore per esempio sono io...
-Jace...
-Comunque, penso che quel Magnus Bane gli abbia fatto qualche cosa...
-Lo pensavo anche io!
-Hai per caso hai il suo numero?
-Certo.
Izzy errasse dalla tasca dei jeans che portava un cellulare. Compose un numero e passò l'apparecchio a Jace.

-Pronto? Qui Magnus Bane.
-Magnus, sono Jace.
-Jace chi?
-Il migliore amico di Alec.
-Ah. Che vuoi?
-Alec sta piuttosto male... Cosa gli hai fatto?
-Se mai cosa mi ha fatto. Ciao, ora non ho tempo da perdere.

-Ha riattaccato...
-Quindi?
-Alec ha fatto qualche cosa a Magnus. Riusciresti a parlare con lui, per fargli dire cosa è successo Izzy?
-Certo, io potr...-

*DRIIIIN*

-Hanno suonato... strano. Aspetta qua Jace, vado a vedere chi è.
-Va bene Izzy, se mi vuoi sono in palestra.
-Ok.

Isabelle si incamminò verso la porta.
Quando la aprì, si trovò di fronte una ragazza alta e snella, dai capelli biondi.
-C'è Alexander?
-E tu chi sei?
-Camille, piacere.
-E cosa vorresti da mio fratello?
-Parlargli. Posso?
-Ora è in camera sua, ma non sta molto bene.
-Ci metterò poco.

Camille fece per entrare, ma venne bloccata dalla mano di Izzy.

-Senti, non so chi tu sia, ma non mi sembri una amica di mio fratello, non frequenta certa gente. Ti avverto: fai del male ad Alec e ti strappo tutti i capelli, uno ad uno, intese?

-Che modi! Comunque tranquilla, non gli farò niente.
-Prego, allora.

Camille entrò nella casa e, guidata da Izzy, arrivò alla stanza di Alec.
-Alexander, posso entrare.
-Camille...
-Lo prendo come un sì...

La bionda entrò nella stanza e si sedette sulla sedia accanto al letto di Alec.

-Cosa vuoi ancora?
-Proporti un affare, caro.
-Sono stufo dei tuoi giochetti. Vattene.
-Facciamo una cosa, prima ti dico quello per cui sono venuta, e poi se vuoi potrai cacciarmi. Allora?

Alec si mise seduto sul letto e guardò Camille negli occhi.
-Parla.
-Oh, bene bene. Ti ricordi l'accordo che ti ho fatto all'Hotel? È ancora valido: tu mi dai delle armi e io tu dico tutto quello che vuoi su Magnus, ci stai?

La ragazza incrociò le gambe, ammirandosi le lunghe unghie rosse.

-No, non mi serve più a niente quell'accordo.
-Neanche se io sapessi un modo per riconquistare Magnus?
-....Parla...
-Bene, anzi benissimo! Allora, cosa vuoi sapere?
-Qual'è il segreto che Magnus ha accennato l'altra sera?
-Oh, sono felice che me lo hai chiesto, caro. Sicuro di volerlo sapere?

Alec guardò fuori dalla finestra, intravedendo degli alberi e qualche taxi.

-Sì, voglio saperlo.
-Allora, sapevi che Magnus era un cantante? Ecco, in un suo concerto ci siamo incontrati, ci siamo innamorati e poi fidanzati. Siamo stati assieme per circa un anno, finchè un giorno, dopo una delle festicciole post-concerto, abbiamo incontrato un certo de Quincey, il quale ci propose di partecipare ad una manifestazione per dei diritti... sta di fatto che la cosa non era una manifestazione, ma un vero e proprio attacco alla sede di polizia della città in cui ci trovavamo. In tutto quel trambusto io e Magnus ci siamo persi di vista, ma dopo qualche ora lo ritrovai grondante di sangue accanto al corpo di de Quincey. Magnus era terrorizzato, tremava dalla paura e dal disgusto.

-Magnus ha ucciso l'uomo?

-Non mi ha mai detto niente, ma da come si comportava sono sicura che sia stato lui. Dopo questo lui mi ha lasciata, io me ne sono andata e ho fondato la stessa associazione qua al Dumort.

-Dammi una sola ragione per cui dovrei crederti.

-Non ti basta la reazione di Magnus?

-Forse. E quale sarebbe questo segreto che mi aiuterebbe a riavvicinarlo? Sono proprio curioso.

-Questo lo saprai quando riceverò il mio primo carico di armi. Allora, ti va bene se stasera vengo qua per ritirare il tutto?

Alec si passò una mano sul collo. Stava facendo bene a dare in mano a Camille delle armi? Comunque aveva fatto un patto, e se voleva riavere Magnus doveva farlo, a qualunque costo.

-Che ti serve?

-Allora...

Blue eyes and black hairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora