Luke's pov
Era da un po' che non vedevo Niki a lezione. L'ultima volta che l'avevo vista era talmente arrabbiata con me che cercava di evitarmi in tutti i modi possibili, e non ancora ne ho capito il motivo. L'ho cercata in mensa, in classe e in biblioteca, dove ama andare a leggere i suoi strambi libri di vampiri e angeli. Decisi cosi di andare direttamente a casa sua, ma sua madre mi disse che lei non voleva vedermi. Rimasi lì alcuni minuti prima di decidere di chiamarla, ma come sospettavo non rispose, le lasciai diversi messaggi in segreteria. Alla fine tornai a casa ostinato a risolvere la questione. Ritornai a casa sua i giorni successivi ricevendo sempre la porta in faccia, fin quando lei non si affacciò alla finestra. "Cosa vuoi Luke?" mi chiese con la sua lunga treccia scompigliata che le contornava il viso. "Perchè sei arrabbiata con me?" li chiesi coprendomi li occhi con il palmo della mano per il sole in contrasto. "Io non sono arrabbiata con te" disse incrociando le braccia al petto come faceva spesso quando mentiva o si trovava a disagio. "Mi hai evitato per tutta questa settimana" li feci notare. Si sporse di più, "Forse perchè stavo male e non sono venuta a scuola?! Sai, Hemmings, il mondo non gira solo intorno a te" disse lei richiudendo la finestra. "Allora perchè non mi lasciavi entrare?" le chiesi. Si fermò prima di abbassare anche la tapparella, "Perchè mi faresti solo del male" e chiuse li il discorso.
Louis's pov
Scesi dalla macchina velocemente, Micheal mi aspettava al campo da football. Non sapevo nemmeno perchè avessi accettato di aiutarla non ero costretto a sopportarla, non ero legato a lei come prima, non siamo amici e quello che sto facendo per lei e solo perchè non volevo stare a scuola. "£ 1,20" diedi i soldi alla comessa , ma non prima di passarle il mio numero di telefono. Da quando Eleaonor è scomparsa, non sono più riuscito ad avere una relazione e proprio quando June mi serviva se ne era andata. Non l'avrei mai perdonata. Usci dal negozio pensando a tutto quello che avevamo passato, anche se erano passati anni tenevo ancora la sua fotografia sul comodino accanto al mio letto. Conservavo ancora tutte le foto che ci eravamo scattati sul cellulare, la mia preferita la usavo ancora come blocca schermo e sfondo. Eravamo nel prato di casa, quando le ho confessato di amarla. Scattò la foto mentre ci baciavamo con dietro il cielo illuminato. Tornai da June e bussai alla porta, aprì subito forse mi aveva sentito salire le scale. "Tieni, devi ridarmi £ 1,20" le porsi la bustina con le aspirine e me ne andai. "Grazie" urlò seguendomi fuori nel corridoio. Non le risposi e uscii dal cancello d'entrata. "Posso sapere che problemi hai?!!" mi girai. Era scesa indossando una tuta e una maglia a righe, adoravo quella maglia gliela avevo regalata io. "Sei tu che hai un problema. Non riesci ad accettare che a nessuno importerà mai di te, Percy non tornerà". Sentii la sua fredda pelle sulla mia, un contatto che mi faceva più male negli anni. "Sai, puoi incolparmi di tutto quello che ti succede, puoi ignorarmi o prenderti gioco delle mie storie, ma non insistere che io ti abbia abbandonato nessuno ti amerà come ho fatto io. Sono passati tre anni e ancora mi incolpi per quella notte, perchè non ammetti che hai bisogno di aiuto e cresci un po'" disse con le lacrime agli occhi rientrando in casa sbattendo la porta. "Forse sei tu che dovresti crescere e ammettere le tue colpe" dissi urlando anche se oramai non poteva sentirmi.
Rebeka's pov
"Michael potresti ascoltarmi?" alzai il viso dalla relazione che stavo portando a termine. Era da quasi una mezz'oretta che continuavo a fare delle domande a Michael, ma l'unica risposta che avevo ricevuto era il nome del suo cagnolino. "Ma io ti sto ascoltando, dolcezza. Solo non voglio che questi fottuti bastardi sappiano qualunque cosa della mia vita privata". "Si, ma quei fottuti bastardi ci valuteranno e io non prenderò un brutto voto per la tua caparbietà" ritornai sul mio foglio cancellando la terza domanda. "Perchè non posso fare io le domande?" disse lui sporgendosi verso di me. Girai il foglio verso di lui. Gli diede una rapida occhiata, "Qual è il suo giocattolo preferito? Mi reputi un bambino?!" mi chiese stranito. "Fai la domanda? Non abbiamo molto tempo e vorrei andarmene per il suono della campanella" mi appoggiai allo schienale. "Non ti piace stare con me? Molte ragazze pagherebbero per stare al posto tu" disse lui con un sorrisetto compiaciuto. "Io non so tutte" dissi pensando anche ad almeno altri tre posti dove potevo trovarmi ora. "Naturalmente, altrimenti, ora non saremmo a parlare" disse lui con un sorrisetto malizioso. "Non sono qui per discutere delle tue scelte in fatto di vita privata. Quindi o fai la domanda o me ne vado" dissi alla fine non volendo pensare a quanti corpi abbiano esplorato le sue mani. "Allora... Ami il tuo ragazzo?" mi chiese, lo guardai sperando che scherzasse. "Tu non puoi rispondere ad una semplice domanda sulla tua stupida casa, ma io posso raccontarti della mia relazione e dei miei sentimenti!!!! Penso che sia meglio finirla qui, domani parlerò con il professore per scambiare le coppie. Io starò con June e tu con Louis, tanto nemmeno loro concludono niente" dissi raccogliendo le mie cose e andando verso la porta, ma lui mi trattenne prima che potessi uscire. Mi bloccò contro la parete tenendo le mani ai lati della mia testa. "Tu non vai proprio da nessuna parte se non lo dico io." si avvicinò pericolosamente alle mie labbra senza mai spostare il suo sguardo da esse. "Rebeka, è suonata..." Logan spalancò la porta trovando me e Micheal a due centimetri di distanza. "Scusate se ho interrotto qualcosa" Logan scappò via, la delusione che aveva negli occhi era incomparabile. Scostai Micheal e corsi verso la porta. "Tu sei mia e lui lo deve ancora capire" disse Micheal mentre lasciavo l'aula
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Love Fought||Michael Clifford
FanficUna ragazza lontana dalla sua terra vive una vita felice con il suo ragazzo e i suoi amici. Ma cosa succederebbe se il suo universo fosse scompigliato da un famigliare ragazzo e il suo amore fosse messo alla prova? Rebeka riuscirà a trovare una via...