Love Fought||Michael Clifford

Mettere in chiaro

Rebeka's pov

"Ragazzi spero che abbiate finito le vostre tesi, perchè domani le leggerete a coppie davanti alla classe. In più vi porrò qualche domanda riguardo a quello che il vostro compagno a scritto su di voi. Ora potete andare, ci vediamo domani a lezione" disse il professore Hick. La classe si svuotò mentre io e June rimanevamo dietro alla folla. "Non riuscirò mai a prendere un bel voto" disse June. "Sei fortuna che si seguirà un ordine alfabetico, cerca di finire la tesi" le raccomandai, ma sapevo che non era colpa sua. "Spero che collaborerà" disse prima che ci separassimo. Questo pomeriggio le aule sarebbero state piene, cosi decisi di anticipare e di correggere eventuali errori. Aspettai Michael, ma non si presentò.Vista la situazione decisi di raggiungerlo nella sua camera. Bussai, ma quando apri era a petto nudo e solo un pantalone a coprirlo. "Scusa non sapevo... me ne vado" dissi posando una mano sui miei occhi e tornando indietro per il corridoio. Mi fermò. "Entra. Scusa se non mi sono presentato, ma la sveglia del telefono si è disattivata. Possiamo continuare qua?" mi chiese. Annuii sedendomi sul quello che sembrava il suo letto. "Forse non lo sai, ma è necessario che oggi finiamo e che leggiamo i nostri temi." disse aprendo la mia cartellina. "Non posso, il mio tema... non è completo" disse balbettando, come se si vergognasse di quello che aveva scritto. "Posso aiutarti io, sono qui per questo" dissi dolcemente. Sorrise, ma scosse comunque la testa. "No preoccuparti se ti vergogni posso iniziare io" dissi posando la mia mano attorno al suo polso che stringeva dei fogli quasi a strapparli. "Io non provo vergogna" disse duro. Sorrisi e tirai fuori il mio tema stampato e corretto. Iniziai a leggere, non avevo messo dati personali.

Tema di Rebeka Corse su Michael

Titolo: Una parte del passato

Michael e io siamo amici dalle elementari, nessuno riusciva a separarci. Lui viveva a qualche isolato da casa mia con sua madre e sua sorella. Tutti i pomeriggi d'estate giocavamo insieme nel giardino di mia nonna che possedeva una piccola casetta in legno nella quale adoravo nascondermi. Quando siamo arrivati alle medie frequentavamo delle amicizie diverse, ma ci piaceva studiare insieme. Successe, poi, una tragedia che cambiò definitivamente la sua vita e la nostra amicizia. Sua sorella, picchiata dal suo ragazzo, si era suicidata portando con sè un pezzo di lui. Dopo quel momento lui si ripromise di non innamorarsi più e di troncare tute le sue amicizie che li portavano alla mente il ricordo doloroso dei sentimenti. Alle superiori ci comportavamo come due sconosciuti, nemmeno un ciao. Poi io partii per l'Inghilterra, precisamente per Londra, e mi ricongiunsi alla mia migliore amica June. Durante la mia permanenza a Londra conobbi molte persone, ma non dimenticai mai Michael, ripensavo a lui e alla nostra amicizia rovinata tutte le sere prima di dormire. Chiedevo sue notizie, per sapere come stava e volevo tanto esserli a fianco. Ora che sono tornata non penso di sprecare il mio tempo con lui per una stupida tesi o a litigare. Voglio recuperare il tempo perso. Questa è la descrizione del migliore amico che io abbia mai avuto e con cui spero di riconcigliarmi.

Finii di leggere la tesi e lui mi abbracciò. Michael Clifford, il bulletto che mi aveva snobbato e abbandonato, che non era in grado di amare mi stava abbracciando. "Ora vuoi leggermi la tua tesi?" li chiesi e lui annui.

June's pov

"Senti Louis io voglio solo finire questa tesi, non so perchè mi odi, ma potrai odiarmi quando avremmo finito" dissi finendo di scrivere la frase cominciata una mezz'ora fa quando finalmente si era presentato. Accennò una rista amara. "Perchè pensi che io ti odi June?" mi chiese. "Come puoi non farlo. Mi incolpi della morte di Eleanor, fai di tutto per impedirmi di stare con Percy e quando ti ritrovai in quel vicolo quella notte te la prendesti con me per tutto quello che ti era successo." disse mentre cercavo di non far scendere le lacrime che trattenevo oramai da troppo tempo. Non riuscii a sopportare che quando piangevo c'entrava sempre lui, cosi mi alzai e andai via. Al diavolo la tesi, al diavolo il voto e vaffanculo Louis Tomlinson.