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Ci salutiamo e io mi avvio verso l'uscita, ma improvvisamente qualcuno mi tira via e una mano mi soffoca un grido.

-Ciao Beatrix...finalmente rincontriamo- sento qualcuno sussurrarmi all'orecchio, con un alito che è a dir poco vomitevole.

Poi vedo solo buio.

***

È uno schiaffo, seguito da altri, a svegliarmi.
Appena rinvenuta mi ritrovo davanti due occhi neri e profondi, che appartengono al volto di un uomo pelato dalla testa aguzza ed il naso adunco: è davvero orribile.

Solo il guardarlo mi turba, mi fa sentire piccola, come quando all'asilo vedi i ragazzi del liceo e ti sembrano dei giganti, ma poi quando cresci, anche tu diventi così e non te ne accorgi più.

Mi sta parlando e sento nuovamente lo stesso fetore:

-L'ultima volta che ti ho vista eri appena nata...ora sei diventata una ragazzina...guarda come sei cresciuta, assomigli tanto a tua madre: avete gli stessi occhi schifosamente trasparenti – dice studiandomi.
E poi aggiunge:– Abbiamo un conto in sospeso noi due, dammi ciò che mi spetta e non ti farò nulla –guardandomi con decisione.

-Di cosa stai parlando? Io non ho nulla che ti appartiene!- Dico sputandogli su un piede.

-Non fare la stupida! Ci hanno già rimesso i tuoi genitori...non vorrai fare la loro stessa fine, vero?-

-Cos'hai fatto ai miei genitori?- chiedo cercando di divincolarmi per staccarmi da un palo a cui non sono nemmeno legata, ma al quale, semplicemente, non riesco a sfuggire.

-Sono morti, non lo sapevi?- dice con un ringhio.

-Ma cosa dici? I miei genitori sono appena tornati dall'Asia - ribatto io convinta

-I tuoi genitori sono morti quindici anni fa, quando avevi un anno...- sghignazza

-ma non è possibile! loro...loro...sono vivi!-Urlo sempre più forte.

-Sei insolente, proprio come tua madre, anche lei aveva la presunzione di sapere tutto, ma poi l'ho uccisa. Non voleva darmi il medaglione, quel medaglione -dice indicando la collana che porto al collo. E aggiunge - E quell'idiota di tuo padre cercando di proteggerla è morto -

-Non è vero! Lasciami in pace! Voglio tornare a casa! - urlo divincolandomi sempre di più.

-Smettila e stai ferma, tanto non puoi separati dal palo, non puoi sfuggirmi- dice facendo un giro intorno ad esso.

L'uomo allunga il braccio per strapparmi il medaglione dal collo, ma improvvisamente una violenta luce azzurra gli attraversa il petto facendolo piombare all' indietro.

Due forti braccia si allacciano intorno alla mia vita, sento come se i piedi andassero a fuoco ed inizio a vedere immagini strane: edifici che si deformano, alberi che si allungano verso l'alto in un cielo che mi sembra immenso, ma che termina in strade che cominciano a ruotare su se stesse formando mulinelli che risucchiano le persone verso il centro della terra.
Mi muovo a grande velocità insieme a colui che ritengo il mio salvatore, quando improvvisamente mi scontro in modo brusco contro il suolo.
Sbatto il ginocchio e strisciando a terra sento subito un forte bruciatore al gomito, e poi un caldo fiotto di sangue mi macchia leggermente la felpa.

Qualcuno mi aiuta a sollevarmi, sono le stesse forti braccia di prima.

Mi giro e non riesco credere a ciò che vedo.

Ciao ragazze/i,
Scusate il capitolo corto, ma ci andava suspanceeeee.
Spero vi piaccia!
Lasciatemi commenti e votate se vi piace.

Blueskyfalls♥♥

Moon (#wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora