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Davanti a me c'è Lorenzo in piedi che mi guarda con aria compassionevole.
Scoppio in un pianto inarrestabile che dice tutto e nulla su ciò che provo in questo momento, durante il quale le emozioni mi stanno assalendo e non capisco più niente, mi sembra di stare precipitando giù da una scogliera, tuffandomi in un mare di confusione e disperazione:“Chi era quell'uomo? Cosa voleva da me? Perchè blaterava tutte quelle cose senza senso sui miei genitori...?„ dico cercando di fermare quel flusso inarrestabile di lacrime che mi sembra un torrente in piena che scorre sul mio volto.

Lorenzo inizia a camminare nervosamente e, sospirando, mi dice:“Speravo di potertelo risparmiare per un po', ma...ecco...„ io impaziente insisto tra un singhiozzo e l'altro raggiungendolo:“Cosa...cosa...speravi...d-di... risparmiarmi?„
Dopo qualche secondo di esitazione si gira e mi guarda con un'aria dolce e piena di compassione, e come se stesse per svelare ad una bambina il segreto di Babbo Natale mi dice:“Tu non sei Beatrice Morris, bensì Beatrix Moon.„

Io sconvolta seguendolo cerco di far sì che si corregga, che dica che ciò che ha detto è un errore e che non voleva dire le parole che gli sono uscite dalla bocca; esse sono state per me un taglio mortale, seppur in superficie, un taglio sul collo, sulla giugulare:“Io cosa? No...non è possibile...che scherzo è questo?Ti prego, portami a casa, portami dal mio fratellino„

“Bea, non è uno scherzo. Tu sei una Creatura, anche io sono una Creatura come te.„ Mi dice guardandomi con quei suoi occhi di ghiaccio che non lasciano trasparire alcun sentimento o stato d'animo, in effetti lui sembra così: freddo, come racchiuso in un cubetto di ghiaccio, o meglio come se lui stesso fosse di ghiccio; il cuore del medesimo materiale, che pompa acqua ghiacciata e non sangue. Ma si sa che anche il ghiaccio si scioglie, perché neanche il ghiaccio resiste al fuoco, a nessun tipo di fuoco.

Questa notizia è un altro taglio, un taglio per il salvagente che mi tiene a galla, che evita che io affoghi nel mare di confusione e disperazione in cui sono immersa; ma questo mare è come l'antica panthalassa: poiché circonda tutte le terre, non ci sono isole in mezzo ad esso in cui approdare.
O vivere o morire e io non posso fare altro che annegare.

“Perfetto, proprio perfetto, prima uno zotico mi rapisce, poi arrivi tu a dirmi che io non sono io ma che sono una specie di creatura chissà come, magari salterina che quando si trasforma viene tutta verde e gialla o chissà cos'altro...ma siete tutti impazziti? „ dico urlandogli in faccia e puntandogli l'indice contro innervosita e stremata.

Lui mi afferra i polsi e, mentre io cerco di divincolarmi dalla sua salda presa, mi dice in tono pacato:“ Bea ascolta, sta tranquilla, sei sempre tu, solo con una marcia in più.„

Io incuriosita lo guardo con aria interrogativa, assetata di conoscenza e gli chiedo:“ In che senso?„

Lui mi sorride e molla la presa.

Scusate se pubblico così tardi e scusate anche il capitolo corto ma ho davvero poco tempo.

Blueskyfalls

Moon (#wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora