Era passato già un mese di scuola, non era cambiato nulla, ma l'amicizia con Caroline si era rafforzata, era una ragazza fantastica, mi fidavo di lei, ed era difficile che io lo riuscivo a fare in così poco tempo, la aiutavo per quanto riguardava Calum e le davo consigli, Luke sempre il solito playboy, i nostri botta e risposta continuavano ogni singolo giorno, sei ore su sei. Era la prima settimana di ottobre, durante l'ora di educazione fisica, indossavo un leggins stretto, le converse bianche e una canotta, il professore ci stava facendo fare stretching, i due ragazzi guarda caso si misero dietro.
"O'Brien smettila di muoverti in questo modo" -disse mentre con le mani dovevamo toccarci i piedi e automaticamente metterci a novanta. "Guarda altrove Hemmings" -risposi senza girarmi.
Quando finimmo gli esercizi andammo a cambiarci, tutti i ragazzi guardavano le mie forme sotto un paio di occhi azzurri, i suoi.
"Cosa ci trovano in te questi qui, non faresti eccitare neanche un ninfomane" -mi provocò portandosi l'asciugamano sul collo.
"Ah si, ti faccio vedere io" pensai.
Senza proferir parola lo feci sbattere con le spalle al muro, iniziai a mordergli il labbro lentamente per poi far incontrare le nostre lingue mentre la mia maglietta si alzava, in seguito gli baciai il collo e feci pressione con le mie parti intime nelle sue, con la mano sbottonai il pantalone e iniziai a giocare con l'elastico dei suoi boxer, sentii subito la sua erezione crescere.
"Il tuo amichetto dice il contrario" -gli sussurrai con aria di sfida.
"Continua ti prego" -disse fermandomi e indicandomi il rigonfiamento.
"Fatti una sega stronzo" -gli proposi per poi andarmene sfacciatamente.Luke:
Accennai un "no" con la testa, gliel'avrei fatta pagare, nessuna mi aveva mai lasciato in quelle condizioni, tantomeno poteva lasciarmi una stronza come lei.Julie:
Tornò in classe guardandomi male e scuotendo la testa, ma ci avvisarono dell'imminente inizio di una riunione straordinaria in palestra da parte della preside che dopo averci fatto accomodare iniziò il discorso.
"Cari ragazzi, come saprete domani la nostra scuola farà il centesimo anniversario, e abbiamo organizzato una festa in una villa riservata per noi alle 21:00, non mancate".
Detto ciò l'assemblea si sciolse e ci fecero uscire prima.
"Julie andiamo a fare shopping, così domani sera saremo vestite decenti" -propose Caroline.
"Certo, andiamo in centro" -le sorrisi.
Camminavamo per le varie vie e ci fermammo in una vetrina con abiti davvero belli, entrammo e iniziammo a prendere quelli che ci piacevano, provarli per poi sceglierne uno.
Vidi un abitino corto rosso con la scollatura a cuore e una fino al fondoschiena con sotto il seno un cinturino nero, abbinati c'erano un paio di scarpe nere lucide tacco 12, aggiudicate. Caroline sempre un abitino corto nero con le spalle di fuori con delle trasparenze sulla scollatura, tacchi e anche questo aggiudicato, uscimmo con le borse e tornai a casa.
"Tesoro, hai fatto compere?" -chiese amorevolmente mia madre.
"Si, domani la scuola ha organizzato una festa in una villa e ho pensato di comprare qualcosa" -spiegai.
"Certo, hai fatto bene" -approvò.La mattina seguente solita storia a scuola, ero stufa di questi battibecchi continui tra Luke, Ryan e Calum.
"Ehi, stasera vieni alla festa?" -mi chiese Luke quando smisero.
Feci un cenno con la testa tornando a parlare con Caroline.
"E tu?"- le domandò Calum.
"Anche" -affermò lei.
"Se vi passiamo a prendere sotto casa?" -propose Luke.
Guardai Caroline per vedere cosa ne pensava e mi fece un cenno di "no" con la testa, ci avrebbe accompagnate suo padre.
"No, abbiamo già un passaggio" -li informai.
"Chi vi porta?" -chiesero.
"Cazzi nostri" -rispondemmo all'unisono.
Mi accordai per gli ultimi dettagli e ci saremmo viste davanti casa mia alle 20:45. Dormii fino al tardo pomeriggio, chissà quando sarebbe finita la festa e dovevo ricaricare le energie. Riempi la vasca e m'immersi massaggiandomi i capelli, mi rilassava, dopo mezz'ora mi asciugai sia il corpo che i capelli ed eccomi tirar fuori il vestitino. Mi stava davvero bene, poi le gambe mi slanciavano quando indossavo i tacchi, passai al trucco e dopo ai miei lunghi capelli biondi, restai a guardarmi davanti allo specchio esclamando un "perfetto", anche se preferivo un opinione maschile. Appena aprii la porta trovai Alex in piedi nel corridoio, rimase a bocca aperta.
"Sei bellissima, dove stai andando?" -mi chiese.
"Ad una festa" -risposi.
"Ti sta benissimo questo vestito, divertiti" -s'intromise mia madre liquidando mio fratello.
Restai davanti al cancello, e posteggiò il padre di Caroline, erano le 20:44, che tempismo! Salii e l'abbracciai, era davvero bella, capelli mossi e occhi castani, parlammo del più e del meno durante il tragitto. Cinque minuti e iniziava la festa, noi eravamo già lì, di Luke e Calum non c'era traccia, da un lato era meglio così.
"Caroline non dobbiamo fare sciocchezze" -le ricordai.
"Julie che cazzo dici, non mi sembri neanche tu, chissà quante se ne scoperanno loro, a noi pensano" -rispose riferendosi a Luke e Calum.
"Io parlavo in generale" -conclusi.
La musica era assordante, ballai con lei fino a quando non la persi di vista, mi sedetti e chiesi al bar-man due alcolici, mi girai e vidi Luke baciarsi con una ossigenata e rifatta, una delle tante, Caroline aveva ragione, che potevi aspettarti da uno come lui? Nel frattempo si avvicinò un ragazzo e iniziò a provarci spudoratamente, mi baciò e iniziammo a bere, mi scolai una bottiglia di vodka. Si allontanò e rimasi in pista con alcuni ragazzi che si strusciavano su di me, mettevano mani sotto il vestito, non capivo più niente, fino a ritrovarmi in bagno con Luke.Luke:
Mi stavo divertendo con una puttana, quando mi giro e vedo Julie con cinque ragazzi che la toccavano, mettevano mani sotto il vestito e la baciavano, la tirai fuori da quella situazione contro il suo volere trascinandola in bagno.
"Hemmings non ti fai mai i cazzi tuoi" -sputò acida.
"Visto che non me li faccio, adesso ti metto in punizione" -risi inumidendomi le labbra.
"E come? Scopandomi?" -mi sfidò.
"In un certo senso, con questo vestito fai attizzare chiunque" -risposi iniziando a baciarla.
La girai di spalle e le passai il dito lungo la sua schiena scoperta, per poi stringerle il sedere, si voltò verso di me, il suo piercing e il mio anellino nero si scontravano continuamente, dalle sue labbra uscivano gemiti di piacere. Le sollevai il vestito e mi fermò dicendomi di lasciare fare a lei, acconsentii vedendo le sue mani armeggiare nei miei pantaloni, li abbassò e di conseguenza pure i boxer, si mise in ginocchio iniziando il suo movimento con la testa aiutandosi con le mani, fece movimenti circolari all'estremità del mio membro, dal piacere portai la testa all'indietro, accompagnandola tirandola dai capelli.
"Piccola sto per venire" -la avvertii. Toccò a me, le abbassai gli slip e strofinai la mia erezione ai lati della sua fessura bagnata e vedendola impaziente di sentirlo dentro mi rialzai i boxer, mi sarei vendicato.
"Che fai? Ho voglia" -si lamentò.
"Masturbati, stronza" -le risposi con il suo stesso tono usato in palestra.
Me ne andai come aveva fatto lei, avevo ricambiato con la stessa moneta anche se in quel momento avrei voluto scoparla senza pietà.
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Ice hearts || Luke Hemmings.
FanficJulie O'Brien, un passato difficile alle spalle e una nuova vita da affrontare a Sidney. "Pianse con una sigaretta accesa tra le dita, e si riempiva i polmoni, per poi vomitare fuori il dolore, sempre più incatramato. Divenne fredda, insensibile, p...