Capitolo 7

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Sono totalmente devestato da quello che mi ha detto Anastasia..una bellissima ragazza come lei che deve affrontare tutto questo.
Mi chiedo perché un dolore così grande, una sfida così grande..ma sento che Anastasia può farcela, deve e può lottare..deve farlo per me, per tutti..le voglio un gran bene o forse anche di più..

Rimango con lei per tutta la notte, le tengo la mano e la osservo mentre riposa.
Dio è così bella, non mi ero mai soffermato ad osservarla con attenzione e notare ogni singolo dettaglio del suo viso.
I suoi bellissimi capelli, il suo corpo..per non parlare dei suoi occhi, sono così azzurri che ci si può specchiare perché sembrano un lago.

Le chiamate di Amelia sono incessanti ma non posso e non voglio dirgli dove sono.
ad un tratto il telefono vibra ma è mio padre,a lui decido di rispondere..

"Pronto papà dimmi che ce?", chiedo un Po a bassa voce cercando di non disturbare Anastasia che sta dormendo.
Esco dalla stanza..
"Christian ma dove sei? Amelia mi ha chiamato,era preoccupata domandandomi perché questo tuo problema di lavoro durasse così tanto..io l ho assecondata ma a me Christian, devi dire la verità", con mio padre so che posso parlare e decido di confessargli tutto..

La sua reazione mi lascia totalmente tranquillo, mio padre è una persona di cui ci si può fidare e mi ha promesso che mi avrebbe dato una mano per Anastasia, per garantirgli le migliori cure e sostegni durante questa battaglia..
Anastasia, ti prometto che ti aiuterò..

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