Capitolo 4

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Dire che sono devastata è poco, le parole del medico quasi non mi hanno lasciato via di scampo

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Dire che sono devastata è poco, le parole del medico quasi non mi hanno lasciato via di scampo..ma come è possibile?
Continuo a rileggere quel foglio, quelle maledette parole che suonano quasi come un presagio e per un momento è come se il film della mia vita stesse scorrendo davanti ai miei occhi.
Non ha piu senso andare avanti, per come andrà a finire..mi alzo di scatto dal letto e mi ritrovo come per magia davanti la finestra: per un secondo, una brutta idea passa per la mia testa ma poi rifletto: devo cercare di combattere, senza dire nulla a nessuno, combattendo questa battaglia solo con me stessa e con nessun altro.
Non voglio essere di peso per nessuno...

Quando riapro gli occhi sono le sei di sera mi alzo e mi butto sotto il getto caldo della doccia che è l'uica cosa che in questo momento può darmi sollievo.

#AMELIA#
Penso che sarei tanto felice di diventare madre, poter cullare tra le mie braccia un piccolo Grey, Christian ne sarebbe felice, per me sarebbe come il coronamento di un sogno.
Perche infondo è vero, una donna può sentirsi completa dopo essere diventata madre, almeno lo vedo con le ragazze che mi circondano.

"Christian amore, a che ora torni?", chiamo Christian che in questo momento è a lavoro.
Mi piace poterlo sentire durante il giorno, non si tratta di stargli sempre tra i piedi e controllarlo ma avere la possibilità di sentirlo piu vicino a me visto che è sempre perennemente a lavoro.
"Amelia..resterò in ufficio fino a tardi, uscirò a prendere qualcosa da bere con mio padre, tu vai pure a dormire", che rabbia quando fa cosi.
Io cerco di farlo tornare a casa per dare sfogo a quello che è il mio desiderio e lui fa cosi..pazienza, mando un sms ad Anastasia..le scrivo come sta ma non risponde..strano.
Proverò comunque a risentirla domani.

#CHRISTIAN#

Non c'entra nulla l'uscita con mio padre, avevo bisogno nonostante la pioggia, di schiarirmi le idee e non pensare al fatto che Amelia mi stia assillando sul fatto di avere un bambino

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Non c'entra nulla l'uscita con mio padre, avevo bisogno nonostante la pioggia, di schiarirmi le idee e non pensare al fatto che Amelia mi stia assillando sul fatto di avere un bambino.
Come se la cosa potesse essere meccanica e invece no..io sono un uomo e non posso far si che tutto quello che lei desidera, possa accadere per magia, no, mi dispiace...
Corro, corro e poi ancora corro..arrivo fin sotto casa di Anastasia, la trovo li fuori dal portone, bagnata come un pulcino indifeso.

"Anastasia che ci fai qui fuori sotto la pioggia?", niente lei è li immobile, come se fosse anestetizzata, non ne vuole sapere di rispondere

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"Anastasia che ci fai qui fuori sotto la pioggia?", niente lei è li immobile, come se fosse anestetizzata, non ne vuole sapere di rispondere.
LA trascino in casa contro la sua volontà..è mia amica(o almeno la penso come un'amica ancora), voglio solamente il suo bene e non posso permetterle che nessuno, le faccia del male.


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