Capitolo I

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Helen odiava quella scuola. Da quando la sua "amica" Jenny l'aveva scoperta alla finestra insieme a dei corvi, il suo segreto si era sparso per tutta la scuola. Se lo ricordava ancora, nonostante fosse accaduto mesi prima.

Come ogni giorno, a ricreazione, si era sistemata alla finestra e, accertatasi di non avere nessuno attorno, aveva chiamato i corvi, suoi unici amici. Aveva emesso una specie di kraaaaaaaaaaak, il verso dei corvi, e i volatili erano arrivati immediatamente. Aveva scoperto il suo potere da poco, quindi non sapeva ancora parlare agli uccelli. Mentre stava accarezzando i corvi, ecco apparire Jenny. La ragazza aveva i capelli castani scalati da un lato, il che le dava un'aria da diva del cinema e, cosa che Helen odiava di lei, da adolescente troppo cresciuta.
- Cosa fai? Hai trovato nuovi amici? Ma non farmi ridere! Forza, vieni con me. -
Helen le rispose:
- Oh, sto benissimo qui, grazie. Se vuoi ci vediamo all'uscita. Mi piace...... ehm, stare a contatto con la natura.-
- Preferisci stare coi corvi che con le persone? Eravamo migliori amiche! La pagherai, Helen! -
Se ne andò stizzita.

Ora che la notizia era sparsa, tutta la Melanie High School rideva di lei.
Driiiiiiiin! La campanella suonò. Helen uscì dalla classe, poi si diresse verso il cancello d'uscita della scuola.
Helen era una ragazza abbastanza alta, con i capelli lunghi e neri, ricciolini, e aveva gli occhi scuri. A volte, quando si vestiva di nero, sembrava un corvo. E inoltre, in qualche occasione sentiva davvero il corpo alleggerirsi, rimpicciolirsi, e le braccia cominciavano a prendere il vento...... insomma si sentiva un corvo.
Imboccò il piccolo vialetto che la portava a casa e, invece di entrare nel condominio, svoltò verdo il giardino. Era sola. Si avvicinò al castagno al centro del giardino e si arrampicò. Era il suo posto preferito, solo lì poteva davvero stare sola con i suoi amici corvi senza essere disturbata. L'albero somigliava ad un arbusto, in realtà, aveva i rami che partivano dal suolo, perciò era facile arrampicarsi e vedere tutto il giardino. Chiamò di nuovo i volatili, che arrivarono subito.
Però stavolta non le diedero il tempo di dire una parola: si posarono sul ramo su cui era seduta lei, in fila. Il corvo al centro le si avvicinò, fino a toccare con il becco la sua mano. Le lasciò in mano un oggetto e i corvi volarono via, tutto con estrema fretta. Helen aprì la mano: ci trovò uno strano oggetto rotondo, dorato, finemente inciso e decorato, simile ad un orologio da taschino. Aveva una cordicella dorata come una collana.
Era un medaglione.

La ragazza che parlava ai corviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora