Capitolo II

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Quando si fu tranquillizzata, a casa, nella sua camera, Helen rifletté. Si sdraiò sul letto, guardando il soffitto bianco. Il comportamento dei corvi era strano, le avevano parlato sempre... tranne quella volta. Perché? E cos'era quel medaglione? Chi l'aveva dato al corvo? Perché il corvo non le aveva spiegato nulla? Aveva così tante domande senza risposta in testa... Lo sguardo le cadde sul medaglione accanto a lei. Notò qualcosa che, prima, non aveva visto: due lettere incise, in un corsivo molto elegante: HR. Helen Ravenmoore. Erano le sue iniziali.
Uscì subito fuori e lo gettò via, in preda al panico. Poi prese la bicicletta e andò al parco, per distrarsi un poco.
Dopo aver riflettuto decise che avrebbe dimenticato quel medaglione, non voleva averci niente a che fare.
Tornò a casa felice di essersi liberata dell'oggetto.... ma l'impresa era appena cominciata: il medaglione era ancora là, sul letto, dove era prima. Questo era davvero troppo. Nessun corvo in giro, neanche lontano, a riportarglielo. Helen provò a romperlo, ma niente. Legarlo a un albero? Niente. Il medaglione tornava sempre da lei, come un boomerang. Fu allora che la ragazza capì che quel medaglione era destinato a lei. E, si sa, non si può cambiare il destino.

La ragazza che parlava ai corviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora