Capitolo VI

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Helen era pronta. Non era tardi, ma lei aveva fretta. Ricordava bene la strada che Mrs Webbington le aveva indicato, quindi poteva partire. Rovenmoore non era lontana da Oxford, la città dove la ragazza viveva. Salì in sella alla bici, ma qualcuno la interruppe.
-Helen! Aspetta!-
-Oh no, Jenny! E ora che faccio?- Pensò la ragazza. Cosa le avrebbe detto? Certo non poteva dirle del medaglione...
-Scusami, oggi devo andare a...-
-...Rovenmoore.- Concluse Jenny.
Helen non pensò a mentire, era troppo stupita.
-Come lo sai?-
-Mah... intuito? È il posto più vicino per stare fuori da Oxford e riposarsi...ci volevo andare anche io...-
La ragazza non sapeva cosa dire. Se avesse accettato...no, non se ne parlava. No, no! Ma, se avesse rifiutato, avrebbe alimentato dei sospetti su di lei.
-Ok, allora, se sei pronta...andiamo.-

Rovenmoore era un paesino molto piccolo, ma carino. La piazza principale era dotata di una fontana a forma di anfora, che versava acqua in una vasca. Affacciato alla piazza c'era un piccolo bar con tavoli proprio al suo interno. Le viuzze e i vicoli che partivano da lì erano sempre più incolti man mano che ci si allontanava, come le case, sempre più vecchie. Le poche persone che passavano di lì avevano tutte un animale (chi un cane, chi un gatto, chi un uccellino, un ragazzo aveva addirittura un lupo) e sembravano normali. Helen però si accorse che una bambina borbottava al suo cane. O meglio, guaiva al suo cane. Ad un tratto anche gli altri sembravano comunicare con i loro animali.
Finalmente capì. Quelle persone non stavano passeggiando i loro animali. Stavano tutti parlando con i loro animali.

La ragazza che parlava ai corviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora