Nacqui nel 18 gennaio del 2000. Ero così piccolo che babbo riusciva a tenermi in mano, tutt'ora mi dice che ero piccolo come un coniglietto. Mia madre non voleva commettere l'errore dell'8 dicembre 1998 e pur di non perdermi e dimostrarmi il suo amore si fece aprire lo stomaco. Era disposta a perdere la vita pur di darla a me. Babbo mi prese in braccio con cura, non voleva commettere anche lui errori e la prima cosa a cui mirarono fu il nome. Alessio. Che nome eh? Il significato del mio nome è "protettore" e "viaggiatore". Forse sì, forse queste due caratteristiche mi si addicono perchè sin da quando nacqui mi ritrovai a viaggiare tra Calabria e Sicilia. Tra il verde delle colline, degli ulivi, quel verde che ti trasmette vitalità e simpatia e tra quell'azzurro del mar di Sicilia che ti fa innamorare solo alla vista. Mare e montagna. Aria pura e divertimento. Cosa si può chiedere di meglio? Ritornando a noi. Quando tornai a casa vidi i miei fratelloni. Uno di loro mi crebbe. Mi cambiava il pannolino, mi dava il latte quando utile ed era sempre accanto a me se servisse aiuto. L'altro più freddo invece, non ama tanto i bambini ma se riesci a legare con lui capisci che è totalmente diverso da ciò che sembra. Mamma mi dice tutt'ora che la notte dormivo sulla sua pancia, peggio dei canguri in Australia. Non ricordo nient'altro di ciò che successe dalla mia nascita fino al mio 3° anno di vita. Solo dal 4° comincio a ricordare qualcosa. Mamma dice che da piccolo ero silenzioso, non urlavo mai, non piangevo mai e soprattutto riuscivo a non cercarla sempre. Invece mio fratello, il più grande, mi adorava, ovunque c'ero io c'era anche lui. In poche parole mi amava. Iniziai a parlare a circa 8 mesi, poi smisi per circa un anno e mezzo. Ricominciai a parlare quand'ero in macchina con nonna, mamma era dal sarto a recuperare il suo giubbotto. Dissi:"Dov'è la mia mamma?" Mia nonna presa dall'euforia perchè ricominciai a parlare sembrava come una pazza isterica esclamando:"Nunzia vieni subito! Alessio ha ricominciato a parlare!" Nemmeno se avessi detto qualcosa di grandioso, parlavo prima, poi mi sono stancato, un bambino di un anno che aveva da dire scusate? Ancora mio padre era con me.
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Deliri di un pazzo
LosoweQuesto non è un'autobiografia come tutte, questa è un'autobiografia un po' speciale. Non solo parla di me. Ma parla di tutti quelli che mi hanno aiutato a scriverla. Perchè non sono io a scrivere la mia vita, sono gli altri a cui concedo di scriverl...