Capitolo II

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Jacopo
Era il mio primo giorno di scuola. Ero così emozionato. Non vedevo l'ora di provar quell'emozione che tutti hanno vissuto. Volevo far amicizia con i miei nuovi compagni che sarebbero stati con me per 5 anni e non vedevo l'ora di imparare nuove cose e provare quella sensazione di essere più grande.

Si chiamava Celeste, era una bambina davvero carina con quei capelli arancioni,come un tramonto, sempre raccolti in una coda e quegli occhi azzurri come il mare, che se li guardavi avevi quasi voglia di farci un tuffo in quel mare dal colore azzurro limpido, aveva molte lentiggini che le percorrevano le guance, che le donavano.
Non credo di esser riuscito mai a parlarci, poichè la vedevo sempre sola,in disparte. Eravamo totalmente il contrario. Ma nonostante questo, c'era qualcosa che mi incuriosiva; avevo sempre voluto parlarle e conoscerla, perchè sapevo che aveva tante cose da dire; era interessante. Ma c'era sempre stato qualcosa che mi bloccava, forse il suo essere diversa dagli altri bambini della sua età: si comportava come un'adulta, e questo mi intimoriva.
Però sapevo che Celeste, fin dal primo momento mi sarebbe rimasta impressa nella mente fino a quando non l'avessi conosciuta.
Perchè sapevo che nonostante i nostri caratteri diversissimi, qualcosa ci legasse. E sapevo anche che quella bambina così minutina e silenziosa, dentro aveva una personalità che meritava di essere scoperta.

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