capitolo 8

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Finalmente entriamo nell' edificio. Oggi iniziamo il corso di produzione e distribuzione cinematografica. Non vedo l' ora che inizi la lezione,sono ansiosa di riimmergermi in qualcosa di nuovo.

Ogni volta che sono nel mio mondo e faccio ciò che amo, mi sento bene. È come se tutto ciò che c'è intorno a me non esistesse più, il mondo esterno diventa distante e mi lascio trasportare dai sentimenti.

Prima di andare a lezione, io e zayn passiamo dalla caffetteria del campus per ordinare un caffè d' asporto. Mancano ancora una decina di minuti all' inizio del nuovo corso. Perciò ci avviano con calma verso l'aula. Una volta entrati, saliamo gli scalini che dividono ambo le parti e superiamo le file, occupate per ora solo da pochi studenti, fermandoci alle ultime fila. Prendiamo posto e ci mettiamo a parlare del più e del meno fino a quando il rumore di una voce profonda ci interrompe.

Non può essere.....

Quel volto, quell'espressione.... Avrei preferito non vederli più in tutta la mia vita. Per favore ditemi che è un incubo e che tra pochi secondi mi sveglierò. Non voglio rivivere tutto di nuovo. Sento un macigno opprimermi il petto e gli occhi pizzicare, ma tengo tutto dentro come al solito, facendo finta di niente. Ce la posso fare.

"Buongiorno a tutti. Mi chiamo Tyler trevino" inizia fiero. "A partire da oggi saró il vostro professore di produzione televisivo-cinematografica. Spero si instauri un ottimo rapporto tra di noi" conclude le presentazioni.

"Bene, ora iniziamo" va dietro la cattedra e afferra la sua ventiquattrore. Ne tira fuori il necessario e continua col suo discorso. Si dirige verso la lavagnetta in plaxiglass e prende il pennarello in mano. "Oggi parleremo delle basi della microeconomia e ci tengo a precisarvi che...." inizia a spiegare, ma non presto molta attenzione a ciò che dice. Sono ancora scioccata da ciò che è appena accaduto.

Non è possibile che ovunque vada, e qualsiasi cosa faccia,lui irrompa nella mia vita pronto a distruggerla.

Mentre parla, gli ricade un ciuffo di capelli castano scuro davanti agli occhi e i suoi occhi blu mare brillano di una luce più intensa del solito. Ora qualche piccola ruga contorna i lati dei suoi occhi contornati da ciglia folte e scure, quando sorride. Ma non stonano con la sua figura, anzi gli donano un pizzico di fascino in più.

Comunque vada, ora so bene con chi ho a che fare e non gli permetterò di rovinare tutto e di rendere vani i miei sacrifici. Ci ho messo tutta me stessa per arrivare fino qua, e questa volta non lascerò che mi venga portato via.

Ad un certo punto sento qualcuno scuotermi il braccio e mi volto stralunata.

"Sky, dobbiamo andare a lezione di regia. È appena finita l' ora. Dai muoviti, non abbiamo tutta la settimana" scherza.

"Che simpatico, mi sto pisciando dalle risate" ribatto con espressione neutra.

Lui ghigna e dice "sempre la solita. Hai la testa un po tra le nuvole oggi. Sei stata un' ora con gli occhi incollati al nuovo professore. Avevo paura che se interrompevo il check in, mi scuoiavi vivo" termina con finto sguardo spaventato e aggrottando leggermente le sopracciglia.

"Ah ah. Comunque a proposito del nuovo professore, potresti coprirmi mentre usciamo? Non deve vedermi. Dopo ti spiego" gli chiedo. Ci sono ancora pochi studenti in aula, posso farcela. Domani ovviamente dovrò recarmi in segreteria e cambiare questo corso con un altro.

"Certo sky. Sai che su DJ Malik puoi sempre contare. Lascia fare a me." risponde con tono altezzosa.

Io intanto cerco di trattenere le risate. "Finiscila cretino" dico ridacchiando.

"Meno cazzate e più azione" scherzo con sguardo malizioso.

Lui alza gli occhi al cielo. "Non mettere sotto pressione il genio" rimbecca presuntuosamente.

FATE,NOT CASEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora