Prendimi per mano || Benji & Fede ~ #Wattys2017

Capitolo ventuno

"Matilde!"-la voce di Benjamin rompe il silenzio nella mia stanza spalancando la porta.

Intenta a riordinare gli appunti di inglese aspettando che arrivi Federico per andare insieme da Denise, quasi salto giù dal letto al suono della voce di Benji.

"La prossima volta che entri all'improvviso ti picchio"

Ben si mette a ridere sedendosi accanto a me sul letto.

Poggio una mano sulla fronte sentendomi improvvisamente stanca- "Pensavo fossi Federico, sai se è ancora da Margherita?"

Ultimamente tra scuola e studio a casa non riesco a trovare più il tempo di prendermi una pausa.

Da quando Federico ha deciso di voler aiutare Margherita lo vedo solo un paio di volte a settimana, anche per il fatto che lavora e io studio per saldare i voti e le interrogazioni prima delle vacanze invernali.

È ormai una settimana che va avanti così, passa pomeriggi interi con Margherita ed io me ne sto a casa a studiare come una cogliona ignara che forse quella che spero sia solo un'amica possa avvicinarsi al ragazzo al quale tengo più di ogni altra persona al momento.

"Credo sia ancora da Margherita"- Ben si passa una mano tra i capelli mentre mi guarda alzando le spalle.

"Credi?"-alzo le sopracciglia non riuscendo a credere al suo comportamento.

Stiamo parlando della ragazza che ha provato a stare sola con Federico, non di sua sorella, forse non gli è chiaro.

"Sono venuto qui per dirti di accendere il Pc, Valentina mi ha chiesto di te"- Benjamin fa finta di non sentirmi avvicinandosi alla scrivania facendo scorrere le sue dita sul legno chiaro fino a prendere ciò che gli interessa.

Valentina.

Mi manca un sacco, sono passate settimane da quando è partita.

Il tempo mi è sfuggito di mano, non so quanto altro tempo potrò reggere tutta questa pressione, tra Federico e Margherita, Benjamin che è sempre a casa mia per non stare da solo e i miei genitori che hanno deciso di lasciarsi definitivamente, o meglio, mia madre lo ha deciso, rovinando tutto.

La mia mente ora è in un continuo vortice di pensieri.

Mentre guardo Benjamin alle prese con il computer non posso fare a meno di sorridere, fa sempre di tutto per sentire Valentina vicino.

"Che ore sono lì da lei?"- domando avvicinandomi a Ben per guardare meglio lo schermo del PC.

"Le undici di mattina, non è andata a scuola oggi, ha la febbre"-Ben si morde il labbro dalla parte del piercing sorridendo tra sé.

"Mi sentite?"- la voce metallica di Valentina proveniente dal PC ci avverte che ha accettato la videochiamata e a confermare ciò troviamo il suo pallido viso sullo schermo.

Ha il naso rosso e non posso fare a meno di sorridere guardando la sua immagine buffa riprodursi sullo schermo.

Mi è mancata.

È la prima volta che ho l'occasione di parlare direttamente con lei e non mandarla a salutare da Benji.

"Matilde!"- Valentina sorride dall'altra parte dello schermo.

"Ehi, come vanno le cose lì a New York?"- sorrido alla ragazza nello schermo.

"Male, cioè bene, ma male"- ridacchia gesticolando-"mi sono ammalata, fa freddo qui"

Non posso fare a meno di ridere insieme a lei, la sua risata è contagiosa.

"Mentre voi ridacchiate mi allontano un attimo, devo fare pipì"- Senza dire altro Benji saltella fuori dalla stanza in cerca del bagno.

"E tu, come stai?"-Valentina poggia la testa sul palmo della mano-" i tuoi occhi mi dicono che sei esausta"

"Sinceramente? Non benissimo, ma non ha importanza, supererò anche questo"- cerco di sorridere.

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi.

"Che è successo?"- la sua voce preoccupata.

"Un po' di cose, ma non ha importanza ora. Piuttosto, quand'è che ci rivedremo?"- sistemo il computer sulle gambe ricomponendomi.

"Molto presto"- mi rivolge un sorriso sbilenco.

"Uuh, per Natale quindi?"-le rivolgo lo stesso sorriso complice.

"Non ne ho idea, ma Ben non deve saperlo, okay?"-unisce le mani pregandomi.

"Okay"- le sorrido.

A proposito di Ben,devo capire se ha ragione su Margherita-"Comunque visto che ora siamo sole a parlare, devo chiederti una cosa... Ultimamente Federico passa del tempo con Margherita perché le sta facendo ripetizioni, dici che dovrei preoccuparmi? Cioè, posso fidarmi di lei?"

Valentina inizia a ridere e ciò mi porta ad essere più nervosa-" Per Fede, Margherita è come una sorella"

"Si, lo so, ma... Per lei magari non è la stessa cosa"- mi mordo il labbro.

Sto iniziando ad innervosirmi seriamente, perché solo io riesco a vedere che non è così?

"Matilde, sei una ragazza bellissima, non sprecare il tuo tempo a preoccuparti per lei, a Federico piaci davvero e di questo ne sono certa"- un sorriso a trentadue denti si fa spazio sul suo viso.

"Come fai a saperlo?"- sento le guance avvampare per il complimento.

"Non riusciva a fare a meno di parlare di te da quando ti ha vista quel giorno al bar..."

Arrossisco al pensiero di Federico che chiede di me a Valentina già dal primo giorno.

Sembra tutto così diverso ora.

Mi mancano i primi giorni passati insieme a lui.

Ora quei giorni sembrano solo lontani ricordi.

Quando Benjamin torna in camera, lascio il mio PC sul letto mentre mi dirigo in cucina per lasciarlo parlare da solo con Valentina. Decido quindi di sistemare il caos che mio padre ha lasciato nel lavandino e sui fornelli.

Da Fede:
Ehi, Matilde, devi scusarmi, sono troppo stanco per venire con te da Denise stasera. Spero non ti dispiacerà se ci sarà Ben con te. Ci vediamo domani, buonanotte :*

Guardo il cellulare e non posso fare a meno di schiaffeggiarmi mentalmente.

Sono le sette di sera.

Federico, il ragazzo che va sempre a letto tardi,sta andando a dormire alle sette di sera, di sabato poi.

Deve essere davvero stanco per fare una cosa del genere.

"Matilde, Federico mi ha detto che..."- Benji scende di fretta le scale per poi ammutolirsi guardando il mio viso illuminato ancora dallo schermo del cellulare-"Forse già lo sai"- poggia una mano dietro la nuca.

"Già..."- Poggio il telefono sul bancone della cucina senza rispondere al messaggio.

Non posso lasciarmi trasportare di nuovo dai miei pensieri negativi.

Andrà tutto bene, no?

Rileggo il messaggio salendo le scale. Va tutto bene un corno.