Capitolo sette

2.1K 175 4
                                    


Ho passato il resto del pomeriggio a cercare qualche regalo carino per il compleanno di Valentina, senza nessun risultato.

Non ho idea di cosa regalarle, manca comunque una settimana, ma conoscendomi non vorrei ridurmi all'ultimo minuto.

Inizio a pentirmi di aver accettato il suo invito.

Lei mi considera sua migliore amica ed io non sono nemmeno capace di pensare cosa potrebbe piacerle per il suo compleanno.

Una volta tornata a casa, ormai sera, mi preparo un toast e vado in camera mia consapevole del fatto che neanche oggi ho aperto libro.

Non ho voglia di incontrare i miei genitori né di sentirli.

La mattina seguente a scuola noto Valentina pensierosa picchiettare con la penna sul quaderno sul suo banco. C'è qualcosa che non va, non sorride come al solito.

Ogni mattina passa ore a prendere appunti annuendo quando i professori le rivolgono lo sguardo.

Oggi no.

Scuote velocemente la testa ed inizia a guardarsi intorno, riprendendosi dal suo stato pensieroso.

Magari è stanca, penso.

Guardo fuori dalla finestra, sta di nuovo piovendo.

Inizio a chiedermi se anche oggi Federico andrà in quel bar e se lo incontrerò.

Il modo in cui ha cercato di fare conversazione lo ha reso più interessante di quanto poteva sembrare la prima volta che lo vidi come "quello che non la smetteva di fissare".

Ora è diventato il ragazzo Sconosciuto che ha promesso di provare a conoscermi nonostante ciò potrebbe essere difficile.

"Ora devo andare, ci si vede Sconosciuta"- la sua voce risuona nella mia mente. Sorrido tra me e me.

La campanella dell'ultima ora mi distrae dai miei pensieri riportandomi alla realtà.
Scuoto la testa continuando a sorridere e sistemo i miei libri nello zaino in attesa che i miei compagni di classe lascino l'aula.

Valentina ancora pensierosa sistema lentamente i suoi libri nello zaino.

Decido di avvicinarmi a lei per parlarle, non è da me fare ciò che sto per fare, ma se non lo facessi mi sentirei in colpa, di nuovo.

Lei mi è sempre stata vicina quando avevo qualche problema.

"E-ehi"- sistemo il mio zaino in spalla.

"Oh, ehi!" - risponde Valentina sorpresa dalla mia presenza -" è successo qualcosa?"- nei suoi occhi vi è preoccupazione.

"No, niente..."-sorrido impacciata.

Non so come comportarmi.

"Ti ho vista un po' pensierosa durante l'ultima ora, volevo sapere se stavi bene"

I suoi occhi si illuminano alle mie parole. Si starà chiedendo come mai le stia dicendo una cosa del genere.

"Non preoccuparti, sono solo un po' stanca per la scuola"- mi sorride con uno dei suoi sorrisi migliori- "ma grazie comunque per avermelo chiesto"

Mi osserva cautamente-" sei sicura che non ti sia successo nulla?"

Le sorrido ancora una volta, un po' mi aspettavo questa sua reazione- "Si, sono sicura"

Il fatto che le stia sorridendo in questo modo è strano anche per me.

"Mi fa piacere"- continua a sorridermi.

Un silenzio imbarazzante si fa spazio nell'aula.

"Beh, allora io vado"- metto le mani in tasca non sapendo cos'altro dire.

"Va bene, ci vediamo domani"- Valentina mette il suo zaino in spalla ed esce dall'aula dopo di me.

Numerose gocce di pioggia ricadono sulla vetrata del bar. Passandovi accanto intravedo i clienti al suo interno non riuscendo a trovare la sagoma di Federico.

Mi chiedo se davvero tornerà.

Magari no.

Varco la porta e mi dirigo al mio ormai solito posto. Bevo lentamente il mio tè osservando le persone che passano accanto al piccolo ed accogliente locale, tra quelle persone nessun ciuffo biondo in vista.
Finito il mio tè decido di tornarmene a casa, camminando lentamente lungo il marciapiede ancora bagnato.

Nessuna traccia di Federico.

Prendimi per mano || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora