Confusion|| Dolan Twins

Capitolo 11

Ore 07:00, 19 Settembre

Pov's Indra

Mi alzo, prendo subito i vestiti, mi vesto e apro la porta della mia camera. "Buongiorno!" Dico felice a Mo. "Buongiorno... Come mai oggi tutta questa felicità?" Mi chiede. "Non lo so..." Rispondo sempre con il sorriso. Entriamo a scuola e vedo Grayson che sta parlando con un ragazzo, beh... Come dire, identico a lui. Vado verso di loro. "Ciao Grayson, piacere io sono Indra Porter." Dico, forse sono un po' pazza. "Oh, ciao io sono Ethan." Mi dice... Grayson ci guarda sconvolto. "Hey, ci sei?" Gli dico mentre lui confuso dice:" Sì sì, certo bambolina..." Ok, adesso è in lui. Lo guardo come per dire:' Se mi chiami si nuovo così ti uccido.' Sorride e poi io dico:" Ok, è stato un piacere conoscerti Ethan, ci vediamo in giro." "Sì, certo... Ci si vede." Dice lui sorridendo. Ritorno da Mo ma lei sembra non essersi accorta di me. "Sono ritornata!!" Dico scuotendo le mani. "Che hai?" Dico guardando la sua faccia direi terrorizzata. "Oggi ho compito di matematica e ieri non mi sono neanche preparata..." Ok, qui ci vuole una buona idea. Scappare dalla finestra?! Fingere di avere un infarto?! Dire che gli alieni ti hanno rapita?! Non entrare in classe?! Credo che l'ultima sia la più sensata. "Non entrare in classe." Dico senza neanche pensarci. "Cosa?" "Sì, non entrare e giovedì la professoressa di matematica ti farà fare il compito così avrai più tempo per ripassare." Mi sento una geniaccia... Dopo tutte le ipotesi assurde che mi sono passate per la testa. "Mmh... Ok, dai." La campanella suona ed io vado in aula di filosofia mentre lei corre in giardino. Entro e il professore è molto incavolato. "Oggi interrogo e chi non è preparato si becca una F e lo butto fuori!" Ok, sono fottuta. Uso uno dei tanti metodi per non essere interrogati. "Prof, io non mi sento bene... Posso andare in infermeria?" "Oh, certo... Ah, per il cammino rifletti sulla bella F che ti ritrovi in filosofia!" Dice. Ok, forse era meglio stare in classe a pregare. Esco e con la porta sto per uccidere qualcuno. "Oh, scusami... Ethan!" Dico mentre lui si ritrova per terra. "Beh, ciao Indra." "Scusami, ti sei fatto male?" "No no, scusami ma sono in ritardo e devo proprio andare!" Dice lui scappando mentre io decido di raggiungere Mo in giardino. "Mo?! Monroe dove sei?" Dico al vento. Mi siedo sotto l'albero e inizio a guardare un po' in giro. Quest'albero si trova proprio al centro del giardino, al centro di tutto. "Hey!" "Hey..." "Posso sedermi vicino a te?" Mi chiede Ethan. "Ma tu non eri in ritardo?" Dico incrociando le braccia. "Beh, sì ed è per questo che la prof di cinese non mi ha fatto entrare." "Ah, allora accomodati." Dico spostandomi di pochi centimetri. "Che fai?" Mi chiede. "Sto guardando un po' in giro, tu?" "Nulla... Ti va di fare una passeggiata?" "Ok." Dico felice. Mentre passeggiamo fischietto e lui mi guarda stranito, mi fermo. "Che c'è?" "Oh, nulla è che io non so fischiare." "Davvero?!" Dico mentre lui annuisce imbarazzato. "Adesso ti faccio vedere come si fa!" Mentre camminiamo lui ci prova ma sputa soltanto ed io sto morendo dalle risate. "Ci sono riuscito!!" Dice lui. "Non l'ho sentito." "Adesso ci riprovo." Ci riprova ma non va proprio. "Uffa, ci stavo riuscendo!" "Sì, certo!" Dico io ridendo. Arriviamo di nuovo di fronte l'albero e sentiamo il suono della campana. "Adesso io devo andare." Diciamo insieme, sorridiamo e poi diciamo di nuovo contemporaneamente :" Ciao." "Quando la smetteremo di parlare all'unisono?" Dico ridendo e poi ci separiamo per entrare a scuola. Vado in aula di storia e mi siedo all'ultimo banco. "Hey bambolina!" Oggi è destino che devo stare con i Dolan, ho capito. "Non chiamarmi così..." "Posso sedermi?" Tolgo la sacca e si siede affianco a me. "Dov'è la tua amica?" "Dov'è il tuo amico?" Gli chiedo. Sappiamo tutti e due che sono insieme... Gioventù bruciata! La lezione inizia e mi sto annoiando a morte così decido di mettermi a disegnare. "Che fai?" Mi chiede Grayson buttandosi quasi sulla mia parte di banco. "Nulla... Sto disegnando!" Dico spostandolo. "Che disegni?" Mi sembra mia sorella in questo istante. "Non lo so, appena finisco magari te lo dico." L'ora finisce e Grayson mi chiede:" Allora, che hai disegnato?" "Una sirena." Dico io. "Aspetta?!" Dice prendendomi il foglio dalle mani. "Wow, bambolina sei bravissima a disegnare!" "Grazie." Dico riprendendomi il foglio. Dopo le lezioni vado in camera, poso tutto ed esco dall'edificio. Quando sto chiudendo la porta sento delle risate, mi giro e vedo Darah e Jake che sorridono felici. "Hey." Dico salutandoli. "Ciao!" Dice Darah felice. "Indra ti presento il mio ragazzo, Jake." "Jake, sei fidanzato con Darah?!" "Eh sì..." Dice lui ridendo. "Ma vi conoscete già?" Chiede la ragazza un po' perplessa mentre noi annuiamo. Dopo averli salutati corro fuori dalla scuola e vado a fare un giro. Quando sto ritornando a scuola mi salta all'occhio un'insegna luccicosa di un bar. Entro e ordino un caffè. "Hey, Indra giusto?" Mi giro al suono del mio nome e vedo un amico di Jake, Carter. "Oh, ciao Carter." "Come va?" Mi chiede sedendosi affianco a me. "Bene, tu?" "Bene, grazie." Iniziamo a parlare fino a quando vedo l'orario. "Io devo andare, ci si vede Carter." Dico salutandolo... Ok, forse non è chissà quale emergenza però la pizzeria fra poco chiude!! Arrivo e ha già chiuso. "Mannaggia!!" Dico quasi isterica. "Qualcosa non va bambolina?" "Grayson, per favore... Ah, ciao Ethan." "Ahah, ciao." Dice ridendomi. "Non basta tuo fratello per chiamarmi bambolina?" "Volevo vedere che effetto ti faceva questa parola." "Se proprio vuoi vedermi vomitare..." Dico quasi con un sorrisino, ormai non mi dava tanto fastidio ma non dovevo far vedere che mi stavo sciogliendo. Iniziamo a passeggiare per ritornare a scuola dove andiamo alla mensa per mangiare. "Minestrone!" Dice con voce cupa la signora della mensa. Minestrone?! Questo non ha neanche l'ombra del minestrone che fa Gilda, la cameriera spagnola. Questo è frullato e puzza di calzini e ha un colore strano. "Io non lo mangio!" Dico spostando il piatto, Ethan ride e continua a mangiare la sua porzione. Dopo che lui finisce di mangiare torno in camera mia e vado a mangiare quei biscotti che, in caso di emergenza, tengo dentro il cassetto.