capitolo 2

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Finita la lezione di storia esco infretta. Passano veloci le sei ore di lezione ed è il momento di andare in mensa. Vado sulla soglia ad aspettare Martina, come tutti i giorni. Arriva puntuale come al solito. Insieme ci avviamo verso il tavolo. Ad un certo punto cala il silenzio. Mi volto a guardare la porta... quel ragazzo... entra seguito da una ragazza dai capelli mori e un piercing al naso. Altri due ragazzi dietro di lui camminano. Caspita devono sentirsi proprio importanti per camminare così dal primo giorno di scuola. Penso. Si siedono a un tavolo isolato e tutti loro iniziano a fissarmi. Mi sento a disagio ma cerco di far finta di nulla. Al pomeriggio torno a casa con la testa in disordine. Vado in camera e mi metto a studiare. Squilla il telefono... numero sconosciuto... non lo avevo tra i contatti... prendo il telefono "pronto?" "Ciao" "ehm... è tu saresti...?" " Kevin" resto ammutolita... certo! "Ah ciao Kevin" in mensa avevo sentito uno del gruppo chiamare per nome quel ragazzo. Quello che mi aveva sorpreso da subito. "Ti volevo chiedere se tu fossi disposta con la tua amica a farci fare un giro della città uno di questi giorni... non conosciamo nessuno a parte te e ne vanno bisogno" ebbi un attimo di esitazione... non li conoscevo nemmeno... ma mi ritrovai a dire "certo. Se per voi va bene anche più tardi" ma cosa avevo per la testa?! Ero impazzita?! "Certo! Grazie mille davvero" con un fil di voce "nulla..." e riattacai. Chiamai Martina, che si offrì di venire con me e non mi feci ripetere la domanda! Almeno qualcuno su cui contare in caso di difficoltà. Avevo detto attimo le 6:00 tra tutte le chiacchiere. Erano le 5:30 e avevo mezz'ora. Mi preparai. Alle sei meno dieci suonò il campanello...

QUELLO SGUARDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora