capitolo 11

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La mattina mi alzo e vado in bagno. Allora è vero che quel posto fa miracoli! Penso appena uscita dal bagno. Scendo le scale e dopo colazione esco di casa. Penso all'anno scolastico che sto vivendo e alle cose della mia vita che sono cambiate quando sbatto contro qualcuno. "Scusa" mi affretto a dire. Una voce profonda mi risponde "figurati". Mi fermo. Quella voce. Mi guardo intorno e non c'è traccia del gruppo di Kevin... è ora nemmeno di lui... continuo a camminare. Incontro Martina all'ingresso e camminiamo fino agli armadietti. Ad un certo punto arriva lei! Quell'odiosa ragazza che sta con Kevin... o forse stava. Mi addossa agli armadietti "chi ti credi di essere piccola sgualdrina?! Chi ti credi di essere per rubarmi Kev!? Ora, tu muovi il tuo culo e te ne vai dritta lontana da lui! Lui è mio nel caso non avessi capito!" Una mano le prende la spalla e la fa andare indietro di diversi passi "io non sono di nessuno, manchemeno tuo! E ora smamma gallina!" Lei se ne va, ma prima si gira verso di me e mi fa il medio. Lui si avvicina "ti ha fatto male?" Scuoto la testa. "Ok, ma se succede ancora dimmelo" fa per andarsene ma poi si ferma "senti...Clarie... non è che ti andrebbe di fare un giro verso il castello questa sera?" È la prima volta che mi chiama per nome... boh Sorrido e annuisco "ti vengo a prendere io" mi dice lui. "Ok" sistemo la roba nel mio armadietto e quando mi giro lui mi sta tenendo le mani in vita. Sorrido. Dopo un po' andiamo a lezione, io a storia e lui a scienze umane. "Signorina Parker! È già il quarto richiamo questa settimana! È pregata di andare in presidenza!" Mi alzo ed esco sbattendo la porta. "Oca!" Dico quando esco dalla porta. Non sono mai finita in presidenza e ho paura...

QUELLO SGUARDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora