Evitai per settimane quel ragazzo.
Non volevo affrontare le conseguenze di ciò che ci eravamo confidati la sera prima, non volevo affrontare semplicemente lui.
E se era tutta una falsa ? Pensai tra me e me.
Ovviamente non potevo farmi una risposta da sola, l'unico che poteva placare quei pensieri era Rob.
Gli urli di Josefina mi portarono alla realtà, stava mettendo letteralmente sottosopra il mio guardaroba.
Era alla ricerca di un cardigan beige e, mentre continuava a sgualcire tutti i miei vestiti, ne approfittai per avvicinarmi alla finestra che dava a quella di lui : nulla, nessuna traccia di lui, fortunatamente ...
La Volvo di Felix si parcheggiò subito dopo che Josefina trovò quel maledetto cardigan.
"Ci vediamo stasera allora ?" Chiese prima di andare via
"No, te l'ho detto : non mi va"
"Eddai, per favore, per favore" disse sfoderando la sua faccia paracula e tenendo le mani a mó di preghiera.
"Mmh, e va bene. Però questa me la paghi!" Indicai col dito.
Una volta andata via, mi sdraiai sul letto, ma purtroppo l'ora non me lo concesse.
Era tardi, dovevo fare una doccia, darmi una sistemata, e scegliere cosa indossare.
Mentre ero ad asciugarmi i capelli notai le 10 chiamate perse di Rob.
Che voleva ?
Ero tentata di richiamarlo, ma non potevo farlo.
Avrei perso ulteriormente tempo, mentii a me stessa.
Passai la piastra e ordinai i capelli in una coda di cavallo.
E solo allora mi resi conto di una cosa: non sapevo truccarmi, cazzo!
Presi l'eye-liner dall'astuccio e provai a disegnare qualche linea sulla carta igienica.
Non era difficile!
Misi anche un po' di matita all'interno dell'occhio, con un po' di blush sulle guance, senza esagerare.
Una volta finito al bagno, mi piazzai davanti all'armadio.
Avevo bellissimi abiti da sera, ma l'ultima cosa che volevo era fare figure di merda.
Optai per una camicetta bianca, abbastanza scollata e dei pantaloncini neri a vita alta che ricadevano con scioltezza sulla coscia.
Dovetti per forza abbinare dei tacchi, non troppo alti, anzi, misi quelli più bassi che avevo.
Presi la giacca e misi in moto.
Entrata nella casa di Finn, notai subito Josefina e Felix che mi vennero subito in contro.
Entrambi promisero di trovarmi un ragazzo entro la fine della serata.
Sorrisi beffarda a quella affermazione.
Passarono tutto il tempo a criticare ogni ragazzo che gli passava d'avanti agli occhi.
Erano maledettamente divertenti.
Appena mi voltai, incrociai lo sguardo di Rob.
Apparve confuso.
Forse si chiedeva che cosa ci facessi li oppure perché non rispondevo semplicemente alle sue chiamate.
Fece per venirmi in contro quando una biondina non lo inchiodò al muro.
Anche lui era abbastanza elegante.
Quella sera evitai di bere alcool, ma non è proprio quello che accade.
La festa era divisa in due parti, la parte in cui si ballava e la parte in cui si giocava a giochi di gruppo.
Dal momento che ero una pessima ballerina mi intrufolai in mezzo al gruppo riunito a cerchio.
Stavano giocando al gioco della bottiglia, cazzo.
Feci per alzarmi quando Rob non mi rimise seduta
"Bene, abbiamo una nuova arrivata!" Esclamò Johnny, il ragazzo di trigonometria.
"Forza, gira quella cazzo di bottiglia Fred" incitò un'altro.
In due giri che giocavo vidi solo gente spogliarsi mano a mano e gente toccarsi con voglia.
"Alexis!" Gridò Stephen
"Vediamo chi esce ..." Disse curioso Mike
"Finn!"
"Cosa ? Nono" Urlai quasi che mi sentirono tutti
"Cara, il gioco è questo : o prendi e te ne vai. Dal momento che sei seduta, fai." Mi disse allegra.
"Cazzo, però Finn è fidanzato con Molly" si lamentò qualcuno
"Appunto" dissi a voce alta.
Si riunirono in gruppo escludendo me e l'altro giocatore ovviamente, cercando di trovare una soluzione.
Ci guardammo perplessi.
"Ok!" Disse Johnny "Finn devi riuscire a togliere la camicetta ad Alexis ad occhi chiusi"
"Maledizione" pensai. "Non posso"
"Non fare la modesta" disse Mike.
Strano che l'interessato non si oppose.
Finn si avvicinò a me, gli bendarono gli occhi.
Prese l'orlo della camicetta e a tentoni trovò il primo bottone che sbottonò velocemente.
Intanto le urla degli altri ragazzi si fecero sempre più vive, persino quella di Rob, che mi guardava divertito.
Arrivato al seno, slacciò gli ultimi due bottoni e si girò portando le mani in alto, lanciando la benda.
Ed ecco di nuovo le grida di approvazione.
Tornò da me sussurrandomi "niente male" e strizzandomi l'occhiolino.
Ero sotto shock, non sapevo se era dovuto al fatto che Finn mi spogliò rendendomi semi-nuda davanti ad una decina di persone o per il fatto di aver ricevuto un complimento dal ragazzo, che fino a pochi mesi prima, mi riteneva una racchia.
Continuammo a giocare e bevvi qualche bicchierino.
"Rob!" Esclamò Fenny "cooon...disse girando nuovamente la bottiglia...Alexis!"
Per la miseria, Rob no, cazzo!
Tutti tranne lui.
Fortuna che avevo bevuto.
"Rob, tostata un pochetto e poi vi fate 10 minuti nello stanzino"
Ero abbastanza ubriaca da non rendermi minimamente conto che Rob mi stava toccando.
Scostò la camicetta sbottonata, mi accarezzò i fianchi.
Mi fece alzare da terra, portò di nuovo le mani ai fianchi e Dio com'erano lisce.
Avanzò verso il seno, ma ci girò alla larga toccandomi il collo.
"Eh no, li era il più bello" si lamentarono.
Lui sospirò.
Mi attirò a se con un gesto meccanico e posò le sue labbra sull'incavo del collo, facendomi scappare un gemito.
"Hey hey, andate nello stanzino"
Mi prese sottobraccio e ci rifuggiamo in una stanza al piano di sopra.
Il gioco non sarebbe continuato per 10 minuti.
Aspettavano tutti che facessimo qualcosa al piano superiore e come sempre, uno di loro si sarebbe dovuto offrire volontariamente per andare a vedere che cosa stessimo realmente facendo.
Chiuse la porta.
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Mi scuso con tutti voi lettori per non aver aggiornato prima, spero che il capito vi piaccia e che possa aggiornare presto :)

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INFERNO
Короткий рассказAlexis è una ragazza derisa e incompresa da tutti, ma la sua tenacia e allo spirito di forza le permetteranno di cambiare. E proprio ciò attirerà l'attenzione di tutta la scuola , soprattutto al ragazzo che ebbe a che fare con lei in passato, Rob.