Inaspettative

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Tornata a casa fui presa dai compiti che ci aveva assegnato il Professor Green e, proprio mentre stavo per mettermi all'opera qualcuno bussò alla porta.
Era Josefina.
"Ciao, entra" dissi un po' sorpresa.
"Dobbiamo fare delle commissioni signorina" disse senza salutare.
"Come? Gridai incredula. Odio lo shopping"
"Si cambia Look o vorrai che quelle sgualdrine da quattro soldi ti continueranno a prendere in giro per il resto dell'anno scolastico?"
"No! Ma stavo facendo i compiti..." dissi cercando una scusante.
"No cara,  per una volta possono anche aspettare" disse tutto d'un fiato strattonandomi verso la porta.

Una volta al centro commerciale non smise di farmi provare abiti su abiti.
"Ascoltami, ora ti provi questi, poi andiamo dalla parrucchiera che ti aggiusta quei capelli ok?"
"L'importante è che per le 19:00 sono a casa che devo andare a lavoro" risposi esausta.
Mi fece comprare jeans stretti, maglie scollate, felpe e addirittura un paio di scarpe. Non ne potevo più, soprattutto quando cambiammo reparto. Passammo ai vestiti serali e fu al quanto straziante. Non mi fece nemmeno vedere allo specchio dopo esser stata dalla parrucchiera. Diceva " che dovevo guardarmi a casa e che la nuova Alexis piacerà a tutti.
Guardai l'orologio ed erano le 19:00 in punto.
Tornammo a casa con fretta, presi la divisa al volo e mi diressi subito al "Ristorante di Jo", mio zio.

Fortunatamente non c'erano molte persone quella sera così per l'una ero già a casa dentro il mio letto.
Ancora non mi ero del tutto vista allo specchio e mi son detta "al diavolo!"
Presi le pantofole e andai diretta in bagno, accesi la luce e la ragazza che apparve davanti allo specchio era totalmente diversa da quella precedente. Josefina mi aveva fatto fare proprio un cambiamento radicale; i capelli neri e lisci mi ricadevano sul petto, dando una forma diversa al viso.
Ero del tutto diversa, e mi piacevo. Per una volta mi piacevo realmente.

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