Sono una ragazza normale.
Cioè, tutti me lo chiedono, e io rispondo di sì.
Anche adesso, sto leccando il finestrino della macchina, e mia madre mi ha appena chiesto <<Ma sei normale? Rincoglionita.>> e io ho risposto <<Assolutamente normale e rincoglionita.>>
Ha detto che mi sta portando in un manicomio.
Le ho chiesto perché, ma lei mi ha risposto <<Perchè hai mangiato la tua vicina di banco.>>
Okay ragazzi, non mangiavo da 3 ore, e avevo fame.<<Mamma tu non puoi portarmi in un manicomio. Tu mi vuoi bene!>> mi tolgo la cintura di sicurezza e striscio verso di lei <<Vero?>> continuo a chiederle.
Lei mi allontana spingendo la mia faccia con la mano <<Tu sei psicopatica! Altroché>>
Mi siedo, incrociando le braccia al petto, con un'espressione offesa.
<<Scendi dalla macchina.>>
Mi spinge e cado spiaccicata al pavimento.
<<Ciao ciao mammina!>>
Sventolo la mano davanti alla sua faccia. Me l'ha insegnato lei! È per educazione, no?
mia mamma chiude lo sportello e se ne va, lasciandomi sola come un cane, seduta su un marciapiede.
Ha borbottato qualcosa del tipo "malata" e mi ha lanciato un foglio in faccia.mi alzo, e mi volto verso l'edificio in pietra. Questo dovrebbe essere un manicomio? Sembra più una casa di riposo.
Sospiro e apro il foglio, scritto da mia madre.Guida
-Chiedi indicazioni, come una persona civile.Mi avvicino al bancone, dove trovo una carissima vecchietta.
<<Buonogiorno!>> esclamo sventolandole la mano in faccia.
<<Sono le 19:00>>
<<Buonanotte!>>
<<Cosa le serve?>> mi chiede la vecchietta, con aria stanca.
<<Ho mangiato delle persone, dove devo andare?>>La vecchietta mi guarda con gli occhi spalancati.
Cosa ho detto di male?
<<In fondo al corridoio a sinistra.>>
<<Grazie mille vecchietta!>> la saluto cordialmente.
<<Mi chiamo Eris e ho 25 anni!>>
Mi urla contro.
Ahh, che bello, ho già fatto amicizia.-dai il documento alla guardia, e fatti dire in quale stanza alloggi.
<<Scusi signore.>>
<<sono una donna.>>
<<Scusi signorino.>>
<<Ma..>>
<<Legga questo documento.>> apro il documento e lo spiaccico in faccia al signorino.
Ci sono secondi di silenzio tra di noi.
<<Melunamxthsmhilapondna?>>
<<Sì.>>
<<Bulathdmapdn?!>>
<<No.>>
<<Awoshandkasosjnx..>>
<<Grazie mille!>>
Chiudo il foglio, e mi dirigo alla stanza 18, proprio come mi ha indicato il signorino.
Che persone cordiali!-fai amicizia con i tuoi coinquilini!
Mi avvicino alla porta, e busso delicatamente.
<<TOC TOOOOOOC.>>
Nessuno risponde, allora entro, senza farmi nessun problema. Tanto ho bussato.
<<Non ti do il mio prosciutto!>> un ragazzo dai capelli verdi urla contro ad un altro ragazzo.
<<Quello non è un prosciutto, quello è un pettine!>>
<<È un fottuto prosciutto! Non lo vedi?>> il ragazzo strofina l'insaccato sugli occhi dell'altro.
Che maleducati! Devo intervenire, subito.
<<AHO BRUTTI STRONZI! VEDETELA DI FINIRLA PERCHÉ ME STO GIÀ ROMPENDO I COJONI!>>
Dico gentilmente.
<<Piacere, Feather.>>
I due ragazzi si avvicinano a me.
<<Io sono Michael, sono piromane. Invece lui è Luke, ed è bipolare. Tu?>>
Li guardo sorridente, pronta a dare la mia risposta.
<<Io sono una bugiarda patologica, e cannibale.>><<Adesso ti facciamo un tour del manicomio, ok?>> chiede Michael.
Camminiamo tutti e tre scalzi, sul pavimento freddo del nostro corridoio.
Michael indica la porta di fronte alla nostra.
<<Lì, ci sono Clove e Tate. Clove è solo una piscopatica e... Tate è anoressica. Giusto Luke?>> si gira verso Luke, che intanto è aggrappato al mio braccio come un koala.
<<Giusto.>>
<<Nella stanza 21 ci sono Zayn e Niall... Sono strani e basta. Certe volte si svegliano alle 3 del mattino e cucinano la pasta ai ceci. Giusto Luke?>>
<<Giusto.>>
<<Passiamo invece alla stanza 23. Lì c'è Liam, insieme a Willow. Liam vede la Madonna al posto del sole, invece Willow ha una strana fobia per il colore azzurro. Giusto Luke?>>
<<Giusto.>>
Siamo ormai arrivati alla fine delle stanze.
<<La stanza 25. Harry Styles, schizofrenico... Meglio lasciarlo stare. Giusto Luke?>>
Luke è ancora aggrappato a me.
<<Giusto.>>
Li guardo.
<<Tutto qui? Perché dal nostro lato le stanze sono vuote?>> chiedo.
<<Perché occupano prima le stanze dispari, poi quelle pari. Domani in teoria dovrebbe arrivare qualcuno nella stanza 20. Giusto Luke?>>
<<Giusto.>>
Andiamo avanti, e ci ritroviamo un grande buco al centro di questa specie di piazza circolare. È proprio come un corridoio circolare, con una ringhiera al centro, per non cadere in quel buco, che in realtà è un pozzo.
<<Il nostro è il corridoio principale. Poi mentre camminiamo per il pozzo, vedrai altri piccoli corridoi. Noi adesso andiamo nella sala rosa. È una camera da letto in più, ma noi ci siamo fatti impiantare una TV così da usarla come sala giochi.>>
Li guardo alzando un sopracciglio.
Michael fa un'espressione fiera, invece Luke è ancora appiccicato al mio braccio.
<<Sì, siamo molto ingegnosi. Giusto Luke?>>
<<Giusto.>><<Aspetta, ma tu non puoi girare per il manicomio nei tuoi vestiti normali. Non ti hanno dato la strana veste?>>
Chiede Michael.
<<No.>>
<<Vieni.. Chiediamo se qualcuno ne ha una in più.>>
Michael mi prende per il braccio e mi trascina nel corridoio, insieme a Luke, ANCORA AGGRAPPATO AL MIO BRACCIO.Bussiamo tutti e tre alla stana 19.
Una ragazza, dai capelli rossi, apre la porta. Ha la frangia che le copre gli occhi
Tipica rossa da manicomio.
<<Ehi Mike! Luke..!>>
<<Ciao Tat->>
Tolgo Michael dalla visuale e sventolo la mano in faccia alla ragazza.
<<Ciao sono Feather, puoi chiamarmi Porro.>>
Michael mi guarda con un leggero istinto omicida negli occhi.
<<Sì, lei è Feather. Avete una veste in più da prestarle?>>
<<Sì, io ne ho una.>> una ragazza urla dall'interno della stanza.
<<Piacere, Clove. Tieni ciao.>>
Clove mi da la veste e mi chiude la porta in faccia.
Ma l'educazione? Non vuol dire che dato che siamo in un manicomio non si possa essere educati...<<Quindi tu sei cannibale..>>
Mi chiede Michael. Cioè, Luke parla solo con Michael, ma non con me.
<<E anche una bugiarda patologica.>>
<<Tu hai mangiato delle persone..>>
<<Sì, la mia vicina di banco.>>
<<Ma cosa è successo?>>
<<Allora è successo che prima di tutto mi hanno espulso da scuola.
Il preside ha detto "Lei è espulsa da questa scuola, per sempre." E io ho urlato "uiii!! Feeerieee!" E per sbaglio ho tirato le forbici in testa al preside.
Allora hanno chiamato la polizia.
E al tribunale il tipo col parrucchino mi ha chiesto "Lei ammette di aver commesso atti di cannibalismo?"
Io ovviamente, per essere educata ho detto la verità e ho detto "assolutamente no."
Dopo mi hanno portata da uno psicologo.
Puzzava troppo di buscofen, allora ho urlato "Che puzza di merda!" Gli ho lanciato una scarpa in fronte, e sono scappata.
Mi hanno portata dal prete, a fare un esorcismo, ma poi ho mangiato tutte le ostie pensando che fossero patatine.
Nessuno sapeva più cosa fare, allora mi hanno portata qui, senza preavviso. Sono veramente maleducati, non dite?>>
Mi guardano tutti perplessi.
Luke ha addirittura smesso di pettinarsi.
<<Che c'è?>>
<<Niente, concordo con te, sono maleducati... Che ne dici di andare un po' in camera, Feather?>> chiede Michael.
<<Certo Avocado!>>
<<Eh?>>
<<Salutami Gaspacho!>>Dato che nessuno mi caga, mi sono detta:"perché non fare una fanfiction senza senso? Tanto nessuno se la legge."
Allora eccola.
(Se tu sei un essere umano e hai lett questo capitolo, e leggerai altri capitoli ti prego commenta perché mi sento una sola deficiente grazie prego ciao.)
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Feather//c.t.h
Fanfiction"Per me non sei pazza." "Per me non sei debole." Feather e Calum sono tutti e due in un ospedale psichiatrico, che cominceranno a chiamare "casa" 3/4 della collana "Names."