Capitolo 6

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Stefano la guardò con sguardo indagatore
- Ok. Adesso ascoltami. Per tutta la durata del gioco dovrai tenere gli occhi chiusi. Se non rispetterai le regole, come ti ho detto poco prima, ci saranno delle conseguenze. So che per te sarà molto difficile perché sei una tipa curiosa, ma ti lancio una sfida appunto per questo, voglio vedere fin dove arriva la tua curiosità. Adesso chiudi gli occhi. -
Alice non sapeva cosa pensare. Scene di ogni genere scorrevano ai suoi occhi. Perché voleva che li chiudesse? Lui sapeva che odiava non poter vedere nulla.
Aveva una fissazione per il buio e voleva che anche lei si oscurasse?
Per un attimo Alice lo ignorò, poi furiosa gli disse - Ma che razza di gioco è mai questo? Tu hai una fissazione per il buio, certo che te sei strano eh... Mi rifiuto. -
Adesso anche lei aveva esagerato con le parole. La mascella di Stefano si contrasse
- Era solo un modo per testare la tua stupida curiosità, ed era anche un gioco divertente. Se continui a non fidarti di me, non andremo mai d'accordo... - Girò le spalle
-Andiamo ti porto a casa, credo che per un pò di tempo avrò bisogno di stare da solo -
Alice fu dispiaciuta dalle sue parole. Non voleva perderlo, almeno non adesso, solo che c'era qualcosa in lui che non riusciva a capire.
Per una volta fu lei ad attirarlo a sè e coinvolgerlo in un bacio. Stefano si ritrasse
- Che stai facendo? -
Gli voltò le spalle mordicchiandosi un dito - Era un modo per chiederti scusa e rimediare. Ho sbagliato a dire di no, ma tu sinceramente, cosa penseresti se uno sconosciuto ti portasse in un posto del genere? Sono sincera, non mi fido abbastanza.- Stefano la prese in braccio e la poggiò sul ripiano della cucina, prendendole il viso tra le mani - Alice, io non ti farei MAI del male, ho sbagliato anch'io, ti avrò messo paura portandoti qui e ti chiedo scusa per questo, ma voglio almeno tentare a fare questo gioco con te -
Non mi farebbe mai del male.
Adesso era più tranquilla -D'accordo, che devo fare? -
-Devi stare ferma qui. Chiudi gli occhi e non aprirli fin quando non sarò io stesso a chiedertelo. -
Alice chiuse gli occhi, sentì i passi di Stefano allontanarsi verso l'uscita della cucina.
Dove sta andando?
Il cuore prese il ritmo di un cavallo in corsa. La voglia di aprire gli occhi era immensa. Voleva scendere dal ripiano e vedere dove si era cacciato Stefano. Ebbe il flashback del suo sguardo serio e contratto - Non voglio svelarti le conseguenze, potrebbero infastidirti.-
Il pensiero la motivò a restare con gli occhi chiusi, nonostante il cuore all'impazzata, la curiosità e la paura che scorreva nelle sue vene.
Saranno passati almeno cinque minuti e ancora non sentiva le sue tracce. Poi finalmente avvertì la sua presenza.
Stefano si tolse le scarpe. Si diresse verso il ripiano dei dolci, prese una fragola e la inzuppò con la punta su un barattolo di panna montata lì accanto.
Cosa sta facendo?
Si avvicinò ad Alice e le sussurrò
-Sei stata brava, che il gioco abbia inizio - le poggiò la fragola in bocca, facendola sussultare. Alice leccò la panna, poi morse la fragola. Appena a metà Stefano morse a sua volta e si ritrovarono le labbra le une poggiate sulle altre. La baciò, ma lei, ancora masticando, non schiuse i denti. Quando ebbe finito, lo cercò con le mani, lo trovò e lo attirò a sè, baciandolo con dolcezza. Le loro lingue sapevano di fragola, era un gusto estremamente eccitante e coinvolgente. Si staccò da lei -aspetta- ritornò sul ripiano e prese l'intero barattolo di panna, portandolo con sé. Ne prese un pò col dito e scostandole i capelli dal collo, tracciò una striscia su di esso.
Alice ebbe un brivido, la panna era fresca e sentiva scolare verso il petto. Stefano si affrettò e leccò la panna, formando cerchi perfetti e ripulendo interamente la panna dal suo collo.
Le prese la testa e la piegò di lato, lasciando il collo scoperto per tornare a leccarlo nuovamente, con pressione -Sai di buono- .
Alice aveva il fiato spezzato. Era eccitata e si muoveva sempre più bruscamente, contraendo i fianchi e portando la testa all'indietro.
Il desiderio che non aveva mai provato fin ad ora, si accumulò sempre di più.
Stefano la scese e premendole la sua erezione contro il suo ventre, mise a baciarla ancora ed ancora, tirandole i capelli da dietro la testa. Poi la fece voltare e le baciò il collo e la schiena semi nuda -adesso basta- si staccò da lei -apri gli occhi- .
Alice li aprì e dopo essersi girata dalla sua parte vide i suoi occhi blu, dilatati, colmi di desiderio, come lo erano i suoi. Stefano la abbracciò forte sussurandole all'orecchio i suoi pensieri -Alice, ti vorrei, ma non posso- Lei lo guardò fisso negli occhi -Perché non puoi?-
- Perchè non sei pronta.. e neanch'io- la guardò e le sorrise -andiamo, a tavola c'è già la cena pronta-
Non sono pronta? Cosa vuol dire?

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