Capitolo 7

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Sono passate circa due settimane da quando Alice vide Stefano per l'ultima volta. Avevano passato una giornata colma di romanticismo e passione. La cena fu di un lusso estremo, con camerieri che li servivano, candele che illuminavano la tavola  e la dolcezza -molto profonda ma quasi irrilevante- di Stefano. Dopo la cena l'accompagnò a casa e si concluse la sua prima e ultima serata con Stefano.
Non se lo aspettava. Immaginava che il giorno dopo l'avesse chiamata o le avesse proposto di uscire nuovamente, ma non fu così. Passò le giornate piena di dubbi e sensi di colpa -per i quali non si dava una spiegazione- e a pensare un po' a sé stessa, andando nei suoi negozi preferiti per comprare qualcosa da mettere in compagnia di Giulia.
 Credeva che uscendo, avrebbe smesso di pensare a lui.
Un martedì uscì con lei.
-È circa una settimana che non si fa sentire- le disse non appena trovarono un momento di pace, davanti caffè e cornetto, sedute al bar. Giulia era stranita dal comportamento improprio e immaturo di Stefano - Avrà una ragione, lo conosco. Mi sembra strano da parte sua. Ali non ti dare il tormento solo perché non si fa sentire, non state mica insieme...Ma dimmi, è successo qualcosa l'ultima volta che l'hai visto  che può averlo spinto ad allontanarsi?-
Alice non le aveva raccontato tutti i particolari dell'uscita. Le aveva detto del ballo e della cena, ma nulla riguardo ai loro baci appassionati.
 Rifletté su quale potesse essere il motivo - Onestamente non saprei, magari dubita della mia fiducia nei suoi confronti e ha deciso di rendere il tutto più semplice, allontanandomi.-
Giulia si alzò dalla sedia, le mostrò il palmo della mano facendole cenno di aspettare ed entrò al bar. Pagò il conto e prese due bicchieri d'acqua. Si sedette e le porse un bicchiere. Bevve e leccandosi le labbra appena inumidite le disse -Perché non ti fidi di lui? Io lo conosco.Okay, alle volte può essere scontroso, prepotente,lunatico, ma non farebbe mai qualcosa che tu non volessi - .
Alice non sapeva che risponderle.
Le tornò alla mente il volto freddo di Stefano, i suoi baci sul collo, l'eccitazione che aveva provato con lui, la sua erezione che le premeva contro. Erano immagini che girovagavano nella sua mente come un film, il tutto le fece balzare il cuore. Giulia la richiamò e ritornò su quella terra, dove lui non c'era, i suoi occhi blu non la guardavano e si rattristò al pensiero.
-Giulia, quella sera l'avrei sicuramente fatto con lui se solo non mi avesse...- le confessò timidamente.
La bocca di Giulia cambiò subito espressione, da chiusa ad aperta a forma di A -Che cosa vuoi dire? Non mi hai detto nulla. - Si fece seria. - L'avresti fatto con lui se solo non ti avesse... cosa? Mi fai preoccupare -
I suoi occhi si rattristarono sempre più e chinando la testa in basso, confessò - Se solo non mi avesse rifiutata, dicendomi che entrambi non eravamo pronti- .
L'amica la guardò stupita -Sei davvero ingenua, lo devi amare uno così che non ti scopa al secondo giorno... ma sei scema? Cosa ti passa per la mente? Davvero ti saresti concessa così facilmente, dopo appena due giorni? Certe cose avrei dovuto spiegartele prima- .
Alice si alzò dalla sedia, prendendo la borsa e le buste che aveva comperato e se ne andò, senza dir nulla. Il suo essere permalosa, la rendeva fragile.
Avrebbe voluto essere più forte per affrontare certe conversazioni ma non era in grado.
Giulia le corse dietro chiamando il suo nome. Riuscì ad afferrarle un braccio -Scusami, Ali, ti prego-
La conosceva come il palmo della sua mano, ma in quel momento aveva dimenticato di come potesse facilmente offendersi. Alice le strappò il braccio dal suo e continuò a camminare senza considerarla. Giulia la superò e trovandosi di fronte a lei la fissò -Dai su, non fare così-
Lei la ignorò, poi la guardò furiosa - Sono stanca di te, di Stefano e di tutti quelli che mi reputano ingenua... Mi fa sentire stupida, piccola, come se voi aveste il manuale dell'amore già incorporato dentro e sono io la stupida che non ne capisce un cazzo. Anche tu lo eri, anche lui, non solo io... Adesso lasciami in pace ciao- . Giulia fece come aveva chiesto e si girò d'altra parte, mandandola a quel paese.

Alice era permalosa, ma Giulia era orgogliosa. L'orgoglio non lo ha mai lasciato da parte.
Alice per i giorni seguenti si rinchiuse in camera sua. Aveva perso l'appetito e la madre preoccupata, la riempiva d'attenzioni -Ali che cos'hai? Mi fai preoccupare, in questi giorni hai mangiato così poco... Parla con me-
Alice sbuffando le rispose acidamente - Mamma non ho nulla, lasciami in pace- . Laura non si arrese, le accarezzò una guancia e con un sorriso le disse - No Alice, io sono tua madre e posso aiutarti...Anch'io ho avuto la tua età e non c'è nessun altro a cui tu puoi rivolgerti. Fatti aiutare.-
Alice decise di confessare perché non voleva più averla tra i piedi -Ho litigato con Giulia... Stefano non si fa sentire da quasi due settimane e non ho voglia di vedere nessuno... -
Laura rimase seria -Amore, alla tua età anch'io ho avuto delle delusioni, fanno parte dell'adolescenza... Ma fatti forza, Stefano non sarà il primo e neanche l'ultimo ragazzo che avrai... E cos'è successo con Giulia? È amica tua da quando eravate piccole, chiarisci con lei...-

Era sabato, ma non era lo stesso di due settimane fa.
Alice non poté credere ai suoi occhi.
Ciao Alice, dobbiamo parlare. Ti spiegherò il perché della mia assenza, spero capirai. Dove possiamo vederci?
Stefano.

Mi ha chiamato per nome!!  Cosa sarà successo?
Le scrisse velocemente con rabbia :
Al solito posto, fra venti minuti.

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