I giorni passano velocemente, e io penso costantemente a lui, al mio Federico. Oggi è un mese che lui non è più con noi, un mese che mi faccio domande assurde sul modo in cui c'ha lasciati..
È da un mese che non mangio granché, un mese che parlo poco quanto niente, un mese che vado a trovarlo quasi tutti i giorni al cimitero.
Non ne posso più, metto le scarpe e il Giubbino. Lascio un biglietto alla mamma: "sono uscita, torno presto" ed esco di casa.
Mi incammino verso il cimitero, la strada sembra infinita, fa freddo e il vento mi scompiglia tutti i capelli che essendo lunghi, vanno da tutte le parti.
Arrivo al cimitero, entro e mi dirigo verso di lui. Giro l'angolo e vedo che non sono l'unica che è venuta a trovarlo, Gabriele è lì. Appena mi vede mi sorride, mi abbraccia e mi dà un bacio sulla guancia. Saluto Federico.Gabriele: come stai?
Io: mh, bene cioè..insomma:)...
Gabriele: mi fa piacere che tu vada avanti..o almeno che ci provi.. Sai, anch'io sono giù di morale, io e fede eravamo molto legati...
Io: si, lo so. Ma ti prego parla al presente, odio parlare di fede al passato..
Gabriele: si, scusa.Suona la sirena, ci avverte che il cimitero sta per chiudere. Il tempo è volato. Così, io e Gabri salutiamo Federico e andiamo verso l' uscita.
Gabri mi accompagna a casa e nel tragitto parliamo di quando eravamo piccoli..un tuffo nel passato insomma.
Arrivata a casa, lo saluto e torno al presente.