Mi sveglio, sono le 9.30, è domenica quindi mi prendo il lusso di svegliarmi con molta calma. Prendo il telefono, un nuovo messaggio, forse dentro di me spero sia Riccardo, o forse no.
È mio cugino, niente da fare neanche oggi si resta a letto.
"Buongiorno fanciulla"
"Buongiorno Marco"
"ahahah, ma dormivi?"
"Si"
"Non importa, hai 30 minuti precisi per scendere"
"Cosa? Perché?"
"Muoviti, ti porto in un posto"
"Sei serio?"
"Si, ovvio, avvisa la zia che non ci sei a pranzo"
"Va bene,vado a prepararmi allora"Mi alzo subito viste le condizioni da mezza idiota che ho. Esco dalla stanza e subito sento la sua voce
"Buongiorno tesoro"
"Buongiorno mamma" sorrido
"Vuoi fare colazione?"
"Oh, no, vado a lavarmi sono di fretta"
"E perché tutta questa fretta?"
"Fra poco passa Marco, mi ha chiamata ora, ha detto di avvisarti che pranzo con lui" urlo mentre vado in bagno.
La guardo, sorride.
Mia madre tace, so che comunque è molto contenta che io passi del tempo con marco, sopratutto ora....30 minuti dopo
"Spero Marco non chiami ora, devo ancora..."
Tempismo perfetto. Il telefono vibra, è lui.
"Carlottaa!"
"Devo truccarmi e ho finito"
"Muoviti, sei bella lo stesso, quando sei con me non devi truccarti, lo sai"
"Va bene scendo"Ma comunque approfitto e metto un po' di matita agli occhi.
Saluto mamma e scendo di corsa.
Salgo in macchina, canzoni del nostro grande Eros, do un bacio a Marco e partiamo.
"Per iniziare una giornata con il piede giusto abbiamo bisogno di una cosa buona buona"
"Cioè?"
"Un bel frullato, qui sono buonissimi"Entriamo e come immaginavo conosce la barrista, ma è mai possibile?!
*ma sei gelosa di tuo cugino?*
SI. Forse un po'.Prendiamo il nostro frullato, non lo dico alla barrista perché già mi sta antipatica, ma è davvero ottimo.
Andiamo via e mentre salgo in macchina sento Marco che mi dice "Gelosona"
"chi,io?"
"si tu, ho visto lo sguardo assassino nei confronti della barrista"
"Dici che lei L'ha visto?"
"Molto Probabilmente si"
"Meglio così" dico soddisfatta.
"Tranquilla, è solo un'amica amo"
Questa frase mi fa calmare, mi giro verso di lui e gli sorrido.
Poi per provocarlo gli dico "Tu non sei geloso, ma io si"
"Chi ti dice che non sono geloso?"
"boh"
"Scema, certo che lo sono, proprio come lo era Federico"Sorrido, ma mi scappa una lacrima al pensiero del mio Federico.