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Un dolce risveglio al mattino. L'abbaiare di Azul mette già tanta energia, mi chiedo perché mi deve sempre svegliare alle otto del mattino. Mi giro e rigiro sul letto fino a quando non riesco più a prendere sonno e mi alzo. Questo è lo svantaggio di avere un cane che dorme nella tua stessa stanza.

Tutti stanno ancora dormendo così vado in cucina e prendere un succo d'arancia. I miei amici staranno sicuramente dormendo a sonno pieno così non sapendo che fare decido di uscire fuori e farmi un tuffo a mare, dato che l'acqua di mattina è davvero stupenda.
Mi cambio e corro subito in acqua seguita dal mio cane.
-Azul che ci fai qui torna dentro!- ma lei mi risponde abbaiando e scodinzolando la coda che mi si spezza il cuore a farla ritornare a casa.
In spiaggia ci siamo solo io ed Azul, anche se da lontano vedo un ragazzo abbastanza carino che si tuffa anche lui, notandomi.

Ci guardiamo ma poi lui distacca lo sguardo uscendo dall'acqua. Com'è possibile che lo sto vedendo solo ora in tutta l'estate? In un certo senso era come se Azul se lo sentiva. Ma comunque non dando molta importanza, dato che si è volatilizzato, esco dall'acqua e mi distendo sopra l'asciugamano prendendomi il sole. Metto la crema solare e cerco di abbronzarmi la schiena. Talmente rilassata da questa posizione mi addormento in un sonno abbastanza profondo.

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-Aaaah!!!!- mi risveglio con un urlo per via dell'acqua congelata che mi hanno buttato addosso i miei amici.
-Ma che diamine di problemi avete?- urlo tremando.
-Ma ti sembra il modo di dormire qua fuori??- urla Lauren ridendo.
-Mi ha svegliata Azul alle otto e ho deciso di farmi un bagno e poi mi sono addormentata- dico mettendomi una mano sopra la mia testa bollente.
-Dai vieni qui- dice Dylan coprendomi con l'asciugamano e dandomi un bacio sulla fronte, cosa che dà molto fastidio a Lauren dato che mi guarda fulminante.
Mi allontano subito da lui e Lucas capendo la situazione cerca di rompere il ghiaccio proponendo una giocata a carte dato che ancora la sabbia è troppo calda per giocare a beach volley o a tamburelli.

Prima però, passo dentro casa dato che sono accaldata e mi sciacquo la faccia con l'acqua congelata poi guardo l'orario e vedo che si sono fatte le dieci e mezza. Wow alla fine un bel pezzo di sonno me lo sono fatto. Avviso mia madre e mi precipito dai miei amici che mi stanno aspettando nel gazebo che c'è dietro il bar.
-Ti sei ripresa?- dice Pablo.
-Si si, a che giochiamo?-
-Al gioco dell'assasino- dice Lucas con un sorriso a 32 denti. È il suo gioco preferito e quando ci giochiamo gli si illuminano gli occhi. -Ma sempre nello stesso gioco? Che palle cambiamo- dice Lauren sbuffando ed ecco che il sorriso di Lucas scompare. -Dai è divertente- dice Dylan pregandola. -Si infatti- diciamo io e Pablo all'unisono. -Vedi? Quattro contro una, arrenditi!- dice Lucas orgoglioso. -Uff, ma poche partite per favore- dice ancora sbuffando. Ogni volta che ci giochiamo perdiamo almeno un'ora, se non di più, seduti e questa è una cosa che a Lauren dà molto fastidio ma in effetti la capisco.

-Pronti?- Lucas inizia a distribuire le carte. Vedo la mia ma non ho nulla di interessante quindi osservo qualcuno per vedere chi è l'assassino. Ci guardiamo tutti finché ad un tratto guardo attentamente Dylan e mi fa l'occhiolino. Lauren vedendo la scena infastidita gira la carta perché ha il poliziotto. -Fregato!!!- urla lei. -Ma avaia- dice Dylan ridendo. Continuiamo così per almeno mezz'ora, dopo di che visto che si sono fatte le undici e un quarto andiamo a farci il bagno prima di pranzare tutti insieme. Come sempre in acqua ci sentiamo solo noi per il bordello che facciamo tra tuffi, capriole e i ragazzi che ci prendono in braccio facendoci girare nell'acqua.

Dopo aver finito andiamo a farci la doccia e perdiamo un'altra mezz'ora. Vado a casa per cambiarmi il costume e vedo mia madre ai fornelli. -Che stai cucinando mamma?- le chiedo con un leggero languorino. -Oggi pollo con patatine fritte!-
-Mmh ho già l'acquolina in bocca-
-Eheh lo so tesoro-
-Che modestia ahah- detto ciò vado di sopra a cercare un costume decente. Ad un tratto mi arriva un messaggio da parte di Dylan che dice di incontrarci al nostro solito posto, ovvero dove facciamo il falò, e che ci sono tutti. Strano però, di solito ci incontriamo al bar, boh va be. Mi cambio in fretta e mi sto per dirigere in spiaggia quando Azul incomincia ad abbaiare ed a strisciarsi sulla mia gamba. -O tesoro ha bisogno di una passeggiata per i bisogni, non la potresti portare fuori?-
-Ma mamma devo incontrare i miei amici-
-Avanti hai tutto il tempo per farlo dopo, non essere sciocca-
-Non ce la può portare Virginia?-
-Lei è con i suoi amici a farsi il bagno-
-A certo però lei ci può andare con i suoi amici-
-Non ho detto che non puoi andarci ma dato che sei qua e io non posso lasciare il pollo vacci tu, che ti costa? Sono solo cinque minuti- guardo Azul e vedo che mi fissa con uno sguardo dolce e triste emettendo un mugolio.
-Uff e va bene andiamo- si alza di botto tutta felice girando qua e là mentre io cerco il guinzaglio e mi metto una canottiera e un paio di pantaloncini per via del vento che si è buttato. -Solo cinque minuti, d'accordo?- mi risponde abbaiando. Usciamo e ci dirigiamo verso il paesino. Mando un messaggio a Dylan dicendo che ritardo un po' e mentre Azul fa quello che deve fare mi guardo attorno notando un paio di ragazzi più infondo, dove c'è il gazebo. Li osservo e devo dire che sono uno più carino dell'altro ma in mezzo a loro vedo anche il ragazzo di stamattina che di bellezza supera tutti. Vedo che mi guarda pure lui e mentre lo fa sta parlando con i suoi amici. Ma che cavolo gli starà dicendo su di me? Tutti si girano a guardarmi e per l'imbarazzo divento tutta rossa. All'improvviso passa un gatto e Azul scatta di botto trascinandomi con se e facendomi cadere per terra in una discesa e facendo ridere tutti quei ragazzi. Che ultra figura di merda. Menomale che non li vedrò più dato che tra due giorni ci dobbiamo ritrasferire a casa.

Entro a casa leggermente incazzata lasciando Azul con il guinzaglio addosso, mia madre mi chiede cos'è successo ma io non gli do conto ed esco di casa sbattendo la porta. Questo perché non poteva andarci Virginia, no per carità. Vado nel posto del falò ma non trovo nessuno e ancora più incazzata cerco di tornare indietro per vedere se sono nei paraggi ma mentre mi giro Dylan mi piomba addosso facendomi sbattere contro di lui. -Ehi ma dove sono gli altri?- dico cercandoli dato che non vedo nessuno. -Ti ho mentito- lo guardo perplessa.
-Ti ho fatto venire solo per poter parlare noi due da soli dato che abbiamo un discorso in sospeso- e come al solito non posso fare a meno di diventare rossa come un pomodoro.

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