E nulla, eccomi qua......

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-Sai, sarai anche piccola, ma in quanto forza non scherzi-
Le dissi io massaggiandomi la pancia ancora dolorante.
-Così impari a prendermi in giro!-
Disse lei sbuffando.
C'eravamo già incamminati per la strada in direzione della scuola, quando tutto d'un tratto senti come un una voce dentro di me.

-Tutto cambierà, tutto sta per cambiare, è sara tutta colpa tua

Mi fermai di soprassalto, e comincia a guardarmi intorno.
Nel paesaggio circostante gli alberi la facevano da padrone con qualche loft piazzato qua è la con l'aggiunta di alcune villette che si permettevano i più fortunati.
-Cosa diavolo......-
Eleia si fermò dopo pochi passi e mi chiese:
-Che c'é??Ti sei fatto male, sei stanco, non ti facevo così debole!!-
Io la guardai ancora mezzo distratto e le chiesi:
-Ma non hai sentito quella voce??-
Lei rispose
-Quale voce?-
-Ma dai, come puoi non averla sentita?-
-Ti ripeto che non ho sentito niente, forse te l'ho tirato troppo forte quel pugno.-
Io mi guardai in giro come uno stupido è tra me e me pensai:
-Però qualcosa io l'ho sentito , ci scommetterei-
Continuammo a camminare per strada andando a passo veloce per non perdere la corriera.
Stavamo passando su un marciapiede malmesso con buche ovunque che arrivava fino alla fine della strada con affianco un fossato.
Sarà stata una distrazione o un mancamento, ma io quella buca non me la ricordavo proprio.
Inciampai e persi l'equilibrio all' indietro, Eleia cerco di affermarsi ma invece di fermarmi sortì l'effetto contrario, infatti finemmo entrambi giù nel fossato poco profondo che si trovava a fianco del marciapiede.

STOMP!!!

Quando riapri gli occhi ero ancora frastornato, avevo un gran mal di testa e mi facevano male le gambe.
Appena mi ripresi del tutto mi resi conto di un piccolo particolare, Eleia, mi era cascata proprio sopra ma girata dal lato opposto, perciò lei aveva la faccia sopra le mie parti intime e io avevo un vista gratis tutto compreso sul suo sottogonna!!
Visione celestiale, indossava delle mutandine color nero con pizzetto bianco alla esterno, ed io ero li, fermò che le guardavo.
A quel punto il mio istinto da uomo prese il sopravvento, alzai un braccio e con la mano le afferrai le mutandine.
Ero li, sul punto di togliergliele quando senti una voce:
-Cosa stai facendo?-
Io rimasi un'attimo fermo, senza dire niente
-Eh??-
Spostai la testa lateralmente e spostata la visuale dal suo sottogonna, vidi Eleia li, che mi fissava con uno sguardo che non era molto affabile.
-Razza di sciagurato pervertito maiale che non sei altro levami le mani da li!!!!-
Non riuscì nemmeno a vederla, ruotò su se stessa con una leggiadra  incredibile, si mise in piedi è con un calcio ben piazzato sulla guancia destra mi sparò a 4 metri di distanza da lì.
Io ancora in volo le urlai:
-Scusaaaaaaaaaaaa!!!-
Alla fine arrivammo alla fermata dell'autobus, io ero ancora mezzo stordito, però riuscì a salire e mettermi seduto, non so perché ma lei si sedette lo stesso vicino a me.
-Sai sei proprio un pervertito!!-
Mi disse lei tutta imbronciata.
-Lo so, e la mia natura!!Hahahahahahaha!!!-
Le risposi io ridendo.
-Be credo di non poter farci niente no, però mi piaci comunque!-

Quelle parole non me le dimenticherò mai, da lì, la mia vita prese una svolta, una svolta che mi costrinse a fare delle scelte, e non di tutte vado fiero.

The last heroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora