I sotterranei del vecchio edificio

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Ci incamminammo verso il vecchio edificio, il sole splendeva alto nel cielo, erano più o meno le 3 del pomeriggio e la scuola sembrava ormai un vecchio edificio disabitato.
Le mura fatte di sbarre d'acciaio dividevano il grande cortile rettangolare dal resto del parcheggio che era attaccato alla strada da un lato.
Il sole batteva contro quelle lance d'acciaio facendole brillare.
Il vecchio edificio era limitrofo(vicino) a quello nuovo, una ventina di metri, posto lateralmente all'ala Sud della scuola, i muri erano di legno, vecchio e consumato, alto 2 piani con grandi file di finestre, di cui molte erano rotte o crepate.
Tecnicamente il vecchio edificio doveva essere off limits a tutti fuorché al personale addetto, ma essendo che nessuno ci entrava più da quasi 3 anni, io e dei miei amici c'eravamo concessi di "prendere in prestito" il mazzo di chiavi del vecchio bidello e fare una copia di quelle della porta principale per poterci entrare è girarci dentro.
Arrivammo dinanzi all'entrata, due porte finestre lasciavano intravedere l'atrio interno, sporco, trasandato e a mio parere anche pericolante, il che mi fece ripensare alla decisione di entrare.
Lasciai il pensiero da parte quando Eleia mi incito ad aprire con una pacca troppo forte sulla spalla.
Infilai la chiave nella toppa, la ruotai, la serratura si sblocco con un suono secco.
Aprii la porta.
I cardini che la reggevano erano praticamente diventati di ruggine e al minimo spostamento si presentava il tipico rumore delle porte negli horror.
Entrammo, uno dietro l'altro, con me a capo del gruppo.
Le tavole del pavimento scricchiolavano.
Affissa da un lato c'era appesa la mappa dei 2 piani e del piano interrato.
Ci dirigemmo verso la rampa di scale inferiore, camminando a tentoni ai bordi del pavimento temendo che una delle tavole centrali si sarebbe potute rompere.
-Ehi, sei sicuro che non c'é pericolo??-
Nicholas me lo chiese chiese con un tono di voce abbastanza insicuro.
-Si, non ce niente da temere, siamo solo ragazzi curiosi di vedere coi nostri occhi qualcosa successo 20 anni fa, non credi, al massimo ci prenderemo una sgridata se ci beccano.
Nicholas rispose preoccupato:
-Si ma adesso stiamo infrangendo una tonnellata di regole della scuola non credete??-
-Non sapevo ti interessassero le regole!-
Eleia fu schietta come sempre.
-Non é quello, é che ho il timore che ci becchino e che ci espellano-
-Adesso basta ragazzi, stiamo per arrivare alla scala per i sotterranei, state un po zitti e camminate!!-
Incitandoli speravo che stessero zitti almeno per un minuto, ero già abbastanza preoccupato ed ciò che poteva  succedere, non mi serviva sapere anche quello di cui si preoccupava gli altri.

Arrivammo alla scala che portava al piano inferiore.
La scendemmo e all'ultimo gradino ci trovammo dinanzi alla soglia di una porta,vecchia, logora e consunta dagli anni. La aprimmo ed entrammo.
-Raga qualcuno accenda una luce, non si vede nulla!!-
Esclamai io.
-Aspettate, faccio io-rispose Eleia- datemi un minuto per prendere il cellulare.-
Detto questo accese la torcia del suo cellulare irradiando di una luce quasi accecante il posto.
Feci un passo addossato al muro, i sotterranei erano a parole povere il momdo della polvere, ce n'era ovunque, tre grandi colonne messe una dietro l'altra su due file distanti 2 metri sorreggievano il soffitto.
La stanza era piena di armadi pieni di vecchie apparecchiature o con simboli indicanti materiali tossici.
Sul fondo della stanza v'erano delle finestrelle alte e strette che facevano passare una flebile luce all'interno della stanza.
L'immagine che ne fuoriusciva costruiva un scenario molto sinistro, a dire il vero mi ricordava un film horror visto un Po di giorni fa!!
-Raga, ci siamo quasi!!
Nel giornale c'é scritto che si trovava nel seminterrato vicino alle caldaie!!-
Disse Eleia tutta contenta.
Non capivo come facesse ad essere così sorridente in un posto che sapeva di polvere e marcio.
-Quelle dovrebbero essere le caldaie!-
Disse Nicholas indicando dei grandi cassoni collegati con una serie di tubi al muro in fondo alla stanza.
-Già probabilmente sono quelle!-
Intervenni io.
-Beh, ANDIAMO!!-

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