Capitolo 3

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Capitolo 3

Derek's pov

Quella mattina mi ero svegliato stranamente felice, come se nulla potesse rovinare quella splendida giornata di primavera. Alle prime luci dell'alba decisi di andare a farmi una doccia fredda. Appena uscii dalla doccia, mi misi un asciugamano in vita e mi sedetti sul letto ad ammirare lo splendido panorama che ritraeva la riserva di Beacon Hills, dalla finestra del mio loft. Dato che ero in vena di fare movimento, mi vestii con un paio di pantaloni neri di tuta, e una canottiera bianca aderente, per poi precipitarmi nella foresta per fare una corsa. Mentre mi concentravo sulla resistenza, sentii un odore familiare insinuarsi nelle mie narici. Era l'odore di quel ragazzino iperattivo e logorroico. Affinai i miei sensi da lupo, e sentii i suoi passi. Come mai era a piedi? Lui andava sempre a scuola con la Jeep... Ma non fu questo a spingermi a seguirlo, bensì il suo stato d'animo: era nervoso, e l'ansia traboccava da tutti i pori della sua pelle chiara e tempestata qua e là da delicati e meravigliosi nei. Lo osservai da lontano, avvicinandomi alla strada che stava percorrendo. Aveva due occhiaie spaventose, evidentemente nemmeno stanotte aveva chiuso occhio per via degli incubi. Lui non mi aveva mai parlato dei suoi problemi apertamente, ma sentivo quando ne parlava con Scott, quindi anche io ne ero a conoscenza. Non mi andava di lasciarlo andare da solo a scuola, con quell'aria triste... Sentivo come un forte istinto di protezione nei suoi confronti, anche se non capivo il perché. Così lo seguii silenziosamente fino a scuola, e quando entrò dall'ingresso principale, io feci lo stesso, soltanto dal retro, per non farmi vedere. Appena fui certo che stesse bene, decisi di andare via. Appena mossi il primo passo, lo vidi di fronte all'aula di Stanley. Si era accorto che c'era qualcuno. Speravo solamente non si fosse accorto che ero io. Stranamente non ci fece molto caso. Così dopo qualche minuto decisi di riavviarmi verso il loft. Appena entrai, mi buttai di peso sul letto, e guardando il soffitto, i miei pensieri andarono automaticamente a Stiles. Quegli occhi color nocciola, quella bocca così perfetta, e quel suo carattere irritante e impertinente... Sul mio viso comparve l'accenno di un sorriso. Ma appena mi resi conto che colui a cui stavo dando così tanta attenzione era Stilinski, dissi con esasperazione <<Ma che diavolo ti prende? Non è possibile che tu stia pensando a quel petulante diciassettenne... Smettila!>> Ma nonostante tutto non potevo fare a meno di pensarci. Perché ero così protettivo nei suoi confronti?

Stiles' pov

Dopo la quinta ora, mentre stavo uscendo da scuola, sentii la voce di Scott alle mie spalle <<Ehi amico, oggi vieni da me a "studiare"?>> Mimò le virgolette con le dita mentre sorrideva. <<Si Scott, però non ho la Jeep oggi, quindi ti tocca portarmi in moto>> Scott fece cenno di sì con la testa e salimmo entrambi sulla moto del moro. Mentre ci stavamo dirigendo verso casa McCall, sentii Scott che accelerava, e era palese che stava superando il limite di velocità, appena vidi il semaforo rosso, ero convinto che avrebbe rallentato e si sarebbe fermato. Ma così non fece, e per poco non investì un ragazzo che era sulle strisce. Io urlai <<SCOTT MA SI PUO' SAPERE CHE CAZZO STAI FACENDO? PER POCO NON METTEVAMO SOTTO UN RAGAZZO!>>. Lui accostò e si girò verso di me, aveva un sorriso ebete in faccia, e dopo avermi guardato per qualche secondo mi disse con aria spaesata <<C-cosa?>> Non sapevo che cosa gli prendesse, ma decisi di lasciar correre. Appena arrivati, mi misi seduto sulla sedia di fronte alla scrivania di Scott, mentre lui si era buttato sul letto a peso morto. Con le mani dietro alla testa, lo sguardo fisso sul soffitto, e quel sorriso ebete che ancora campeggiava sul suo viso, fece un respiro profondo e mi disse <<Stiles... Cre-Credo di essermi innamorato...>> io ero veramente sorpreso, anche se potevo vagamente immaginare di chi stesse parlando, così rispose con un semplice <<Di?>> <<Di un unicorno! Secondo te di chi Stiles?>> Io lo guardai con aria interrogativa, ma facendogli capire che sapevo esattamente di chi stesse parlando. Dopo quel pomeriggio passato a "studiare" mi diressi verso casa, erano ormai le19:00, e sicuramente mi sarei dovuto sorbire un altro sclero da parte di mio padre. Appena aprii la porta di casa, una bottiglia di vetro venne fiondata sullo stipite della porta, frantumandosi in mille pezzi <<Sei stato tu! Soltanto tu! Ogni giorno quando la vedevo in ospedale morire lentamente, pensavo: come farò a crescere questo stupido bambino da solo? Questo piccolo bastardo iperattivo che continua a rovinarmi la vita! Sei stato tu, solo tu Stiles. Hai ucciso tua madre, mi hai capito? L'hai uccisa tu. E ora stai uccidendo me!!!>> Le urla di mio padre rimbombavano nella mia testa, ebbi una fitta al cuore, non per gli insulti, di quelli ne ricevevo a centinaia ogni giorno... Ma per mamma, lui sapeva bene, anche da ubriaco, quanto mi facesse male sentir parlare di lei. E ora mi stava incolpando della sua morte. Una lacrima solitaria mi rigò il viso, così presi una decisione, me ne sarei andato da quella maledetta casa, sarei potuto stare da Scott, o da Isaac, o da Liam... Qualunque posto sarebbe stato meglio di quella casa. Semplicemente uscii, senza prendere niente, sbattei la porta e cominciai a correre il più lontano possibile da quel luogo. Al momento, l'unico posto che poteva trasmettermi pace e tranquillità era il bosco, lì sarei potuto rimanere da solo per quanto tempo volessi. Quindi mi misi a correre verso la foresta

Derek's pov

Non so come mai, ma anche quando non c'era, io mi giravo a cercarlo (-cit Grey's Anatomy lol). L'unico modo per placare quei pensieri era vederlo, anche se di nascosto, io dovevo vederlo. Così quando uscì da casa di Scott lo seguii fin quando non raggiunse casa Stilinski. Qualche secondo dopo, sentii grazie al mio udito la lupo, le urla del padre, ubriaco. Poi semplicemente Stiles aprì la porta e cominciò a correre, mentre le lacrime sgorgavano da quel viso angelico, che non meritava nessun tipo di sofferenza. Lo seguii, ancora una volta. Riuscii a stargli dietro, ancora una volta grazie ai miei sensi sviluppati, e alla mia velocità. Dopo qualche minuto mi fermai... Ma che diavolo stavo facendo? Ero forse impazzito? Che me ne fregava a me di quello stupido ragazzino? Può anche morire in mezzo a quei boschi... Dopo essermi reso conto del pensiero crudele che avevo fatto, mi diressi verso il loft, cercando di non pensare a ciò che sarebbe potuto succedere a quel ragazzino di 66 kg con pelle chiara e ossa fragili, munito solo del suo sarcasmo.

Stiles' pov

Correvo ormai da 15 minuti, mi fermai per riprendere fiato, e mi accasciai sul tronco di un albero, in preda alle lacrime. Piangevo in modo isterico, ma non era un pianto di tristezza, era più che altro di rabbia... Rabbia verso quell'uomo che non aveva fatto altro che rendermi schiavo di me stesso. Che io ricordi non mi aveva mai rivolto parole gentili, come qualsiasi padre farebbe col proprio figlio. Erano passati altri 15 minuti. Il fiatone era passato, ma dopo qualche secondo tornò. Cominciai a sudare, le mani tremavano, e facevo fatica a pensare razionalmente. Respiravo affannosamente... Ricordavo perfettamente i sintomi, quello era un attacco di panico. Cercai di implorare aiuto, ma come poteva qualcuno aiutarmi? Ero da solo, di notte in una foresta. Avrei potuto urlare il nome di Scott, il mio migliore amico... Ma vi ho detto, non pensavo razionalmente, così, impulsivamente urlai un nome... Un nome che nel mio cuore aveva un posto speciale. <<DEREK!>> Urlai con le ultime forze che avevo in corpo, prima di perdere i sensi. Appena chiusi gli occhi, rividi quell'immagine che mi tormentava, quegli occhi verdi, meravigliosi. Dopodichè il buio. Buio assoluto.

Spazio autrice:

Ciau! Anche in questo capitolo ci sono inserimenti Scisaac, li amo troppo. Mi dispiace se non è particolarmente lungo come capitolo, ma sono solo all'inizio, quindi andando avanti li articolerò meglio.

Vi chiedo di mettere la stellina se la storia vi è piaciuta, e di lasciare un commentino per dirmi cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo 💕😉

||Sterek|| •Take me into your loving arms•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora