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a quanto pare le 4.40 sono un momento di ispirazione ottimale, vi lascio al capitolo, godetevelo, magari più tardi ne posto un altro però voglio tanti commenti.
xx; A.

"Harry?" la voce di Louis richiamava il suo fidanzato, che non la smetteva di muovere ripetutamente la gamba senza dargli minimamente ascolto "Harry?"
nulla.
Il riccio sembrava assorto nei suoi pensieri, seduto sul divano nero in pelle di quella che era la loro casa, una villetta a schiera, nella piccola cittadina di Brighton, che vigeva sull'oceano.
"Harry sei fra noi?" chiese divertito il liscio scuotendogli il braccio, il ragazzo si voltò di colpo con aria confusa: "Mh? "
"No...nulla, ma tu stai bene?" lo fisso preoccupato Louis: da quando erano tornati a casa, circa due ore prima, Harry era stato piuttosto assente, all'inizio si era chiuso in camera con la scusa di un sonnellino, che però si era trasformato nel riccio che piangeva sommessamente e Louis che bussava alla porta chiedendogli come stesse, infine Harry aveva confessato di avere paura e Louis lo aveva abbracciato.
Però dopo poco il ricciolino si era chiuso in se stesso e quando Louis, dopo essere uscito per buttare la spazzatura, era tornato in casa, aveva trovato Harry steso sul divano a fissare il soffitto e tutto ciò che era riuscito ad ottenere erano state delle risposte acide e delle occhiatacce, che si erano moltiplicate alla seguente affermazione: "Dio Harry! Sei più bipolare di una donna incinta" dopo quale il ragazzo si era ritirato con la scusa di fare una doccia.

"Si sto bene, ma ho voglia di Marshmallow, me li vai a comprare Louis?" lo fissava con aria supplicante, gli occhioni verdi sgranati, e a quella vista Louis non poté che annuire mestamente e uscire, non prima di avergli lasciato un bacio veloce sul broncio che ormai si era impossessato delle labbra di Harry.
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"Harry sono qui"
dopo una ventina di minuti il liscio era rientrato sventolando un pacchetto rosa con la scritta "HARIBO", Harry, dopo essersi alzato dal divano gli scoccò un bacio sulle labbra per poi sorridere: "Grazie amore, ma non mi vanno ora" e con ciò era salito in camera "vado a dormire un po' " lasciando Louis interdetto, lo stava fottutamente prendendo per il culo?

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La mattina dopo Louis si svegliò con il suono soave dello scarico del water, seguito dall'acqua del lavandino che scorreva.
Dopo una manciata di minuti suo marito era al suo fianco: "Amore...-mugugnó- ancora la nausea?"
Harry annuì in risposta e Louis si rabbuió "Mi sa che oggi dovrai andare a prendere i risultati da solo, il mio capo vuole che faccia gli straordinari e tornerò verso le nove di sera...scusami" il riccio a quelle parole assunse un espressione ansiosa, per poi illuminarsi un minuto dopo: "so come puoi farti perdonare!" aggiunse con un sorriso malizioso.
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Harry non ci aveva messo molto a divaricare le gambe a suo marito e ora Louis spingeva tra le carni bollenti del più piccolo mentre gli ansimi di quest'ultimo riempivano il silenzio pomeridiano tipico nel loro quartiere.
Vennero poco dopo, prima Louis e secondariamente Harry, che si mise a sedere sul letto e si accede una sigaretta, rituale post sesso a cui ormai Louis aveva fatto l'abitudine, il liscio però la prese fra le sue dita e la spense nel posacenere sul comodino, tirando Harry a cavalcioni su di lui: "Lo reggi un secondo Round?"
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Harry era solo in casa, e fissava l'orologio, dopo circa sei minuti sarebbe dovuto partire per la clinica, cosa che fece, perfettamente in orario, cosa non molto solita per il riccio.
Se bisognava essere pignoli la puntualità non era uno dei pregi di Harry, per nulla.
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"Mi segua signor Styles, abbiamo riscontrato dei problemi con i suoi esami e vorremmo farle degli analisi" la dottoressa Sheldon era una bella donna, nonostante l'età avanzata, portava i capelli castani raccolti in un concio che era fissato solo da una matita e gli occhi marroni erano ancora giovani e aveva una certa lucentezza, la stessa che hanno i bambini.
"Che tipo di analisi?" chiese Harry allarmato e la Sheldon sorride rassicurante: "solo un analisi delle urine e un esame del sangue, stia tranquillo signor Styles, è al sicuro con noi"
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Un' ora dopo Harry si trovava a camminare avanti e indietro nella sala d'aspetto aspettando ben poco pazientemente gli esiti dei suoi esami, era spaventato, tremendamente spaventato e l'idea che Louis non fosse con lui gli metteva addosso ancora più ansia.
Alla fine venne convocato nello studio della Sheldon, che, con in mano una carrellata blu, lo fissava con gli occhioni brillanti, quasi come un bambino la prima volta che vede la neve o davanti al suo giocattolo preferito: "Harry! Posso chiamarti così vero? Devo darti una splendida notizia...
Non sappiamo esattamente come sia possibile ma, possiedi un utero, é un vero miracolo, un assoluto miracolo e infatti tutto ciò non deve uscire di qui, abbiamo potuto anche assodare che è funzionante infatti lei -si schiarí la voce- aspetta un bambino, Harry, lei aspetta un bambino!"
farneticò la donna
"Questo dev'essere un fottuto scherzo"
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Real Heart♡LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora