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MERLINO

La strada nel quale si fermò l'autobus era molto trafficata e, feci abbastanza fatica a trovare la casa del mio amico.

Fortunatamente, sapevo che non avrebbe mai voluto allontanarsi troppo dalla Cattedrale della città, quindi girai sempre nella stessa zona dove il bus mi aveva trasportato e riuscii a trovarlo.

Non era facile distinguerla in mezzo a tutte quelle case uguali, ma capisci di essere alle porte della casa di un druido quando ti ritrovi il simbolo triskell inciso sulla sua buca delle lettere.

Bussai tre volte, come si soleva fare alle porte dei maghi (o così pensavo si facesse) e un uomo dall' aspetto poco più giovane del mio, mi aprì la porta con un espressione sorpresa.

- Oh! Ma che bello rivederti, vecchio Merlino! – mi disse abbracciandomi calorosamente.

- È un piacere anche per me vederti Owain, vecchio mio!-

- Vieni, entra, così ti preparo del tè infuso con le erbe della mia terra natia-

- Molto volentieri grazie- risposi apprezzando la sua naturale gentilezza.

Avevo conosciuto Owain circa 300 anni prima, mentre svolgevo la mia ricerca nella terra più verde d'Europa : l'Irlanda.

Era un druido e appena capì chi ero, non si smosse neanche di un centimetro e mi accolse a braccia aperte nella sua povera dimora dell'epoca.

Da quel giorno fummo amici e lui mi offrì il conforto che avevo perso andandomene via da Camelot e da Gaius, il quale era come un padre per me.

- Non ti vedevo da circa 100 anni caro mago. Cosa ti porta all'antica Avalon?-

- Diciamo che la mia missione sta per terminare- dissi sorseggiando il tè che mi aveva appena porso .

Lui incredulo, appoggiò velocemente la sua tazza sul tavolino della piccola sala.

- Hai trovato l'erede di Artù ? –

- Non ne sono sicuro. Ma lo spirito del mio vecchio drago mi ha portato qui per un motivo ed io devo scoprirlo-

- Quindi quanto intendi restare?-

- Quanto serve.-

- Dove intendi pernottare? non su quella vecchia isola, vero? Sei troppo vecchio per accamparti in quel posto.-

- E invece starò lì; mi aiuterà a confluire nel miglior modo i miei poteri per poter aiutare l'erede, se lo troverò.-

- Sì, ma per stasera sarai mio ospite. E lo sai che non accetterò un no come risposta-

Annuii e lasciai che Owain lavasse le nostre tazze.

Dopo di chè, mi fece segno di seguirlo in una vecchia sala degli ospiti, dove avrei dormito quella notte e mi porse alcuni vestiti puliti e nuovi di zecca.

- Tieni, cambiati quei vestiti e mettiti questi. Lì c'è la spazzatura così li puoi buttare e se vuoi darti una lavata, alla destra della stanza, c'è il bagno con la doccia –

- Non posso accettare, me li comprerò domani appena i negozi apriranno –

- Lo sai che non accetto rifiuti. Ogni volta che vieni a trovarmi sei sporco e lacero. Accetta i miei vestiti e la mia ospitalità Hemris;  te lo devo. –

- Non devi chiamarmi così, lo sai. –

- Sì, ma a volte è l'unico modo per farti accettare qualcosa. –

L'Eredità di ArtùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora