MERLINO
Appena si aprì la porta vidi comparire il giovane viso della ragazza che gentilmente mi aveva invitato a cena.
- Benvenuto signor Merlino! Venga si accomodi le presento i miei genitori-
Mi accompagnò verso la cucina dove un delizioso odore di pollo e patate al forno si propagava per tutta la casa.
- Salve, Signor Merlino. Io sono Robert il padre di Vanessa – disse l'alto uomo di mezz'età stringendomi fortemente la mano raggrinzita dalle rughe.
- E' un piacere conoscerla Signor Pentdragon. – dissi rispondendo al suo caloroso, ma formale benvenuto.
Dopo un paio di minuti si avvicinò anche la figura femminile più o meno della stessa età dell'uomo, che prima stava controllando il cibo : - Salve. Io sono Elisabeth, la madre. Scusi se non sono venuta subito a presentarmi, ma il pollo in forno non si guarda da solo-
- Non si preoccupi signora, non vorrei disturbare, anche se la signorina mi aveva assicurato che non l'avrei fatto –
- Oh, non si preoccupi ! E' sempre un piacere avere ospiti a cena. Non disturba affatto!-
Esclamò la madre con fin troppo entusiasmo; nel mentre vidi Vanessa che guardava con un po' di disgusto e un po' di divertimento la donna: a quanto pare , quando le aveva comunicato della cena, non era stata così felice di avermi come ospite!
La madre Sistemò del pane croccante sul tavolo e Robert nè iniziò a sgranocchiare un pezzettino senza convinzione, poi si rivolse a me.
- Ho saputo che è interessato alla storia della nostra famiglia, giusto? O almeno così mi ha detto Vanessa –
- Sì, in effetti è così. In fondo non si sente tutti i giorni il cognome del famoso Re Artù!- dissi sarcastico.
- Sì ha ragione. Lei, però non è da meno. Neanche il nome Merlino si sente molto, ormai-
- Che cosa posso dire; non è colpa mia se i miei erano un po' strani-
Dissi scoppiando in una risata a cui partecipò tutta la famiglia Pentdragon.
Dopo qualche minuto Elisabeth, arrivò a tavola con una fumante pirofila contenente pollo e patate, che mi servì gentilmente nel piatto con un grosso mestolo.
Inizia a mangiare quando tutti furono serviti, cercando di non abbuffarmi come, invece, avrei fatto da giovane di fronte a un piatto che non mangiavo da una vita.
A cena finita, la ragazza aiutò la madre sparecchiando la tavola e chiedendomi se volevo un tè.
Io accettai di buon grado e dopo esserci spostati in salotto lei mi portò la calda bevanda, che tenni tra le mani per qualche minuto per scaldare le mani fredde e a tratti tremanti.
Erano le mani di un vecchio.
Poco prima di iniziare a parlare, Vanessa ci disse che doveva tornare in camera sua perché doveva finire dei compiti per il giorno seguente.
Si vedeva benissimo che stava mentendo, ma i genitori ingenui la lasciarono salire le scale e lei mi salutò con una mano sorridendo.
- Allora le sarei grato se lei mi specificasse più o meno cosa vuole sapere sulla nostra famiglia- Disse l'uomo sorseggiando il suo tè e utilizzando un tono calmo e pacato, mentre la moglie ci osservava incuriosita.
- Sono solamente incuriosito sull'origine del vostro cognome ; solo quello –
- Posso chiederle il perché?- si fece avanti la moglie, che non smetteva di torturare l'angolo di un cuscino.
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L'Eredità di Artù
FantasyGiorni nostri. Merlino, nonostante i centinaia di anni, continua le ricerche di un erede del Re Artù per costituire finalmente il regno di Albione. Dopo tanti anni forse riesce nel suo intento... ma come riuscirà a avvicinarsi a colui che ha un così...