Nei giorni che seguirono, Jasper Gwyn si sforzò di mantenere la calma e, nel tentativo di trovare un linimento alle crisi che si facevano sempre più frequenti, si affidò a un esercizio che si ricordava di aver visto in un film.
Consisteva nel vivere lentamente, concentrandosi su ogni singolo gesto.
Come regola potrà sembrare piuttosto generica, ma Jasper Gwyn aveva un modo di osservarla che la rendeva sorprendentemente reale.
Così si infilava le scarpe guardandole, prima, valutandone la bella leggerezza e apprezzando il tratto cedevole del cuoio.
Nell'allacciarle evitava di lasciarsi andare a un gesto automatico e osservava nel dettaglio lo splendido andare delle dita, secondo un fare rotondo di cui ammirava la sicurezza.
Poi si alzava, e ai primi passi non dimenticava di registrare la salda presa della calzatura sul collo del piede.
Allo stesso modo, si concentrava sui rumori che di solito si danno per scontati, tornando a udire lo scatto di una serratura, la raucedine dello scotch, o il minimo sferragliare delle cerniere.
Molto tempo gli andava a registrare i colori, anche quando la cosa non era di alcuna utilità, e in particolare era attento ad ammirare le tavolozze casuali che le cose generavano nel loro disporsi – che fosse l'interno di un cassetto, o la spianata di un parcheggio.
Spesso contava gli oggetti che incontrava – gradini, lampioni, urla – e con le dita controllava le superfici riscoprendo l'infinito compreso tra il ruvido e il liscio.
Si fermava a guardare le ombre, per terra.
Sentiva ogni moneta, tra le dita.
Tutto ciò gli dava un'andatura sontuosa, nel muoversi quotidiano, come di attore, o di animale africano.
Nella sua lentezza elegante sembrava agli altri di riconoscere il tempo naturale delle cose, e nella precisione dei suoi gesti risaliva in superficie una signoria sugli oggetti che i più avevano dimenticato.
Jasper Gwyn neanche se ne accorgeva, ma molto chiaro gli era invece come quell'andare minuzioso gli restituisse una qualche giustezza – quel baricentro che evidentemente gli era venuto a mancare.(Mr Gwyn, Alessandro Baricco)
Nota:
Quando si dice saper coinvolgere i lettore attraverso l'uso dei sensi.
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Passi che val la pena di leggere - [4/8]
Non-FictionQuarto volume della collana "On Writing". Il titolo dice tutto: sono appunti di un lettore, per ispirare nuovi scrittori. Le fonti? I libri più belli.