Mamma, ti assicuro che non è come pensi!

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Audrey sorrise a Mr Darcy nell'ascensore. Non si era ancora abituato a tutta quella modernità, normale che i suoi occhi fossero sbarrati e le sue mani selvaggiamente aggrappate l'una all'altra. Beh, forse non così normale, dopotutto.

Mentre fantasticava sulla mancanza di coraggio del giovane gentiluomo, si credeva ormai certa di aver provato sulla sua pelle tutte le possibili sventure che avrebbero potuto capitare ad una venticinquenne.

Purtroppo però, Audrey non aveva fatto i conti con il Destino, ma, soprattutto, non aveva fatto i conti con sua madre.

-Ragazzi, sono a casa!- disse, aprendo allegramente la porta.

L'accoglienza non fu probabilmente quella che si aspettava -FIGLIA DEGENERE!-

Audrey sbiancò –Ma-mamma?-

L'anziana signora troneggiava nel salotto, comodamente seduta sul divano, sferruzzando, con una mazza da baseball sottobraccio e i sei ragazzi seduti intorno a lei come cagnolini ubbidienti.

Mr Darcy sorrise beffardo nel vedere il dio dell'inganno intento ad evitare che il suo omonimo dipanasse l'intero gomitolo della Signora Flaurinbel.

-Lo sapevo che non dovevo lasciarti andare a vivere da sola!- sbottò la madre, sistemandosi gli occhiali sul naso.

Audrey chiuse la porta -Come mai sei qui?-

-La domanda è un'altra, tesoro: "Perché loro sono qui?"-

La ragazza cercò lo sguardo di uno dei sette per poter cercare di comprendere quello che era successo –Ehm...-

La madre continuò a sferruzzare –Te lo dico io perché sono qui...per soddisfare le tue voglie!-

Audrey capì di aver sentito abbastanza –CHE COSA?!-

-Ti ho pagato gli studi- continuò lei imperterrita –ti ho permesso di andare a vivere da sola quando nessuna delle madri delle tue amiche lo ha fatto, ti pago perfino metà dell'affitto di questo misero appartamento e tu come mi ripaghi? Adunando un harem maschile! Vuoi forse farmi morire di crepacuore? La tua povera mamma....-

Loki ridacchiò sotto i baffi, guadagnandosi un'occhiata raggelante dalla ragazza.

-Cosa le avete detto?- chiese Audrey, rivolgendosi ai sette con le mani sui fianchi.

-In realtà...- iniziò Hook, lustrandosi l'uncino.

-Noi...- tentò Artù, accucciato a terra.

-Abbiamo...- proseguì Anakin.

-Solamente...- continuò Casanova, abbassando lo sguardo.

-Detto...- disse Jack, afflitto per la mancanza di bevande alcoliche.

-La verità!- concluse Loki, prima che gli altri osassero dire un'altra parola.

La signora Flaurinbel guardò con disgusto la figlia –Come hai potuto, Audrey? Come hai potuto farmi questo? Alla tua povera mamma! Pensa quando lo verrà a sapere tuo padre!-

La ragazza impallidì ulteriormente.

-Cosa dirà mai tuo padre quando saprà che la sua unica figlia si è approfittata di ben sette innocenti giovanotti! Di cui uno ancora illibato!-

Loki scosse la testa, affranto, dando di gomito ad Artù, che lo assecondò esibendosi in un'espressione di virtù oltraggiata, tale che nemmeno tutte le virtuose fanciulle del suo regno sarebbero riuscite ad emulare.

Audrey non riusciva a credere alle proprie orecchie –Cos'è che avrei fatto? Santo cielo, mamma, ma non vedi che ti prendono in giro!-

La madre gettò uno sguardo amorevole ai ragazzi –Leggo l'innocenza negli occhi di questi angeli!-

Sette Ragazzi Solo Per Me  || COMPLETA ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora