Bruciata dal vento.

Stean 8.

Tre settimane dopo..
"E non so che mi succede, ma quando la guardo negli occhi, mi ride il cuore." confesso a Micheal, ultimamente sta diventando uno sfogo parlare con lui, scoppia a ridere da solo, come se la risposta alla mia domanda fosse ovvia, "Amico, sei innamorato, in tre settimane hai perso la testa per lei." la voce nella mia testa dice c'è ha ragione, "Non riesco a essere arrabbiato con lei, insomma, quando ti guarda con quegli occhioni verdi, contornati da lentiggini che ti sorridono, insomma come faccio a vedere la vita negli occhi di una ragazza che è vissuta in disgrazie? Eppure è così. E se penso a quanto sono belli i suoi capelli, che si ostina a lisciare ma non si rende conto che è perfetta anche senza." non riesco a capire cosa ho appena detto, non mi è mai successo prima, non mi innamoro mai, insomma mi sarà piaciuta qualche ragazza, ma non così tanto. Micheal ride ancora, e mi accorgo che anche io ho un sorriso stampato sulle labbra.
7,30 pm
Mi sto avviando verso lo studio, dove di solito canto, so che è tardi ma avere una copia delle chiavi in questi caso fa comodo, lascio il borsone sulla poltrona di pelle rosso fuoco, mai vista più tamarra, solo perché non mi piacciono i colori non devo pensare sempre male, ho già acceso e montato tutto, faccio partire la base di 'Give me love', il grande Ed Sheeran scrive dei testi assurdi.
La ricanto.
Ancora.
Penso a lei, ogni singola frase mi porta a lei, 'And all I want is the taste that your lips allow.' questa me la ricorda in particolare modo, una volta la baciai, era sbronza, io no, ma finsi di si, le sue labbra così morbide, quel sapore dolce, nonostante la sua continua acidità.
Non voglio perdere il controllo di me stesso.
Non voglio essere innamorato.
Non perderò la testa per una ragazzina che gioca a fare la stronzetta.
Io non mi innamoro.