Nicole, 3.

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Sei anni dopo...
Illusioni, ecco di cosa è fatta la vita, un sacco di illusioni, fin da piccoli ti riempiono di cavolate, ti soffocano il fiato e non ti lasciano iniziare a vivere la tua vita come vorresti, poi succede qualcosa, un meccanismo ti scatta dentro e non vuoi fare quello che ti viene detto, ma il totale contrario, insomma, è così che l'ho sempre pensata, ho sempre pensato 'se gli altri fanno questo, bene, io smetto di farlo' tutti vedono il mondo bianco? ecco, io lo vedo nero, tutti sono tristi? io gli rido in faccia, insomma mi sono spiegata credo, adesso ho sedici anni e cavolo me ne sto finalmente andando da questo manicomio che è casa dei miei zii.
Voglio viaggiare. Io intendo questo per vivere, non mi affezionerò a nessun luogo e non avrò una casa, il mondo sarà la mia casa.
Ovviamente da sola, faccio tutto da sola, è un modo di dimostrare a tutti che beh, me la cavo benissimo così e che non ho bisogno di nessuno, poi non mi fido, come si può pensare di affidare la propria anima ad un'altra persona, e infine un altro motivo è che, non si può mai unire due cervelli, ho già sofferto abbastanza, ci do un taglio.
"Hai preso tutto? Hai piegato i vestiti per bene? Era tutto lavato vero amore?" mia zia mi tartassa, orami non le rispondo neanche più, quante volte mi avrà già chiesto queste stupidaggini!
Mio zio si è appena svegliato, lo intravedo in cucina con una tazza di caffè strinta tra le dita, "E così te ne vai eh", faccio finta di nulla, non riesco ancora a guardarlo in faccia, "Beh prima che tu vada per sempre, ti faccia la tua vita e io sarò solo un lontano ricordo o forse nemmeno quello, volevo dirti che ti voglio bene piccola." mi da fastidio quel soprannome, mi ricorda quella sera e adesso ho una spiacevole sensazione allo stomaco, Grazie zio!
"Non mi farò una vita, non sarai un lontano ricordo ma un ossessione fissa, dopo quella notte ma su una cosa concordo..me ne andrò per sempre", lo lascio li appeso sull'ultima frase del discorso e intanto faccio una volata nella mia ex-camera per affacciarmi alla finestra, credo che sarà la cosa che mi mancherà di più, svegliarmi con il primo raggio di sole e addormentarmi con milioni di stelle che mi guardano e fanno brillare il mio candido viso giovane.

Bruciata dal vento.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora